RepubblicaCeca-Danimarca: Tabellino e Highlights – A Baku va in scena il terzo quarto di finale degli Europei. In campo Repubblica Ceca e Danimarca, entrambe a sorpresa ai quarti e in lizza per un posto in semifinale. Una di queste due outsider affronteranno la vincente di Ucraina-Inghilterra, mentre Spagna e Italia sono già in semifinale, qualificatesi nell’altra parte del tabellone. La formazione di Kasper Hjulmand gioca con il 3-4-3, mentre quella di Jaroslav Silhavy continua a puntare sul 4-2-3-1, con Patrik Schick terminale offensivo e trascinatore di tutta la squadra. Non mancano le conoscenze del calcio italiano, come Damsgaard, Jankto, Barak, Stryger Larsen, Maehle e Kjaer, mentre è l’arbitro Bjorn Kuipers ad arbitrare l’incontro. Il primo tempo sembra essere prerogativa dei danesi, perché già al 5′ è Delaney a ritagliarsi, clamorosamente senza marcatura, una preziosa posizione per schiacciare di testa il pallone verso la porta di Vaclik e facendo gol su calcio d’angolo. L’immediato vantaggio degli scandinavi permette così alla formazione capitanata da Kjaer, che continua a giocare per Eriksen, di gestire meglio la gara, giocando con maggiore scioltezza, ma senza rischiare particolarmente dietro. I cechi sembrano colpiti nel morale, sorpresi dallo svantaggio dopo soli cinque minuti. Mentre la Danimarca riesce così a mostrare un gioco offensivo e dinamico completamente diverso dalla sua tradizione, la formazione di Silhavy resta più contratta, non riuscendo a mettere in atto i suoi schemi di gioco, con Schick isolato in avanti e i compagni che non riescono a ripartire. Il copione della prima frazione di gioco sarà questo fino al duplice fischio di Kuipers, perché dopo un insidioso tiro del doriano Damsgaard, tra i migliori in campo, al 42′ è un’ottima azione di Maehle, con prezioso assist di esterno destro dalla fascia sinistra, a servire in modo impeccabile Dolberg, che di fatto deve solo appoggiare il pallone in porta all’altezza del secondo palo, a Vaclik battuto e difesa superata. La prima metà di gara termina così sul rotondo vantaggio di due reti per i danesi, con i cechi chiamati a fare certamente di più, se vorranno raddrizzare questa partita e tornare a sperare ancora nell’accesso in semifinale.
Non a caso per il secondo tempo il C.t. Silhavi inserisce subito Jankto e Krmencik al posto di Holes e Masopust, nel tentativo di dare maggiore vivacità al centrocampo e al fronte offensivo della Repubblica Ceca. Anche l’approccio psicologico è completamente diverso, perché i cechi chiudono subito i danesi nella propria metà campo, con azioni ripetute e ben fatte che massimizzano lo sforzo nella rete di Schick che riapre la partita. Coufal serve un ottimo cross al compagno in area, ma è l’ex attaccante della Roma a inventare una conclusione in torsione che passa sotto le gambe di un difensore e sorprende il portiere Schmeichel, che vede di fatto partire il pallone in ritardo, non potendone intuire la traiettoria in anticipo. La gara viene così riaperta, anche se con il passare dei minuti la Repubblica Ceca non sembra in grado di ripetersi, perché dopo un primo momento di entusiasmo i danesi rialzano il baricentro e riconquistano il pallino del gioco. La partita torna quindi in equilibrio, con Kjaer e compagni che hanno però un gol di vantaggio. I cechi provano ad acciuffare il pareggio, ma senza la convinzione e le energie di prima, con Schmeichel che non corre più i rischi dei primi dieci minuti della ripresa. Dall’ora di gioco in poi una lunga serie di sostituzioni, ma senza influire in modo significativo sul match, tantomeno sul risultato. Dentro Norgaard, Poulsen e Wass per Hjulmand, in campo Brabec, Vydra e Darida per il C.t. della Repubblica Ceca. A dieci minuti dalla fine per gli scandinavi anche Jensen e Andersen, dato che i minuti di recupero assegnati da Kuipers saranno poi sei, per via di un secondo tempo tanto spezzettato, con diverse perdite di tempo, anche per la tendenza di una partita più fallosa e polemica, con molte lamentele da parte dei giocatori per le decisioni prese dall’arbitro. Nei minuti addizionali i cechi tentano finalmente l’assalto, giocando di fatto senza centrocampo e provando i tiri da fuori area, soprattutto con Barak, contro una squadra schierata con tutti i suoi uomini. Gli sforzi però sono vani, perché al triplice fischio di Kuipers la Dnaimarca torna tra le migliori quattro d’Europa 29 anni dopo quel 1992 che nel Paese tutti ricordano. I ragazzi di Hjulmand attendono ora la loro sfidante nella semifinale di mercoledì prossimo per l’accesso alla finalissima di questi Europei.
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Reti: Delaney 5′, Dolberg 42′, Schick 49′
RepubblicaCeca (4-2-3-1): Vaclik, Boril, Kalas, Celustka (Brabec 65′), Coufal, Soucek, Holes (Jankto 46′), Sevcik (Darida 80′), Barak, Masopust (Krmencik 46′), Schick (Vydra 79′).
Allenatore: Jaroslav Silhavy
Danimarca (3-4-3): Schmeichel, Vestergaard, Kjaer, Christensen (Andersen 81′), Maehle, Delaney (Delaney 81′), Hojbjerg, Stryger Larsen (Wass 71′), Damsgaard (Norgaard 60′), Braithwaite, Dolberg (Poulsen 60′).
Allenatore: Kasper Hjulmand
Arbitro: Bjorn Kuipers
Ammoniti: Krmencik, Kalas
Espulsi: –
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