Covid, Variante Kappa: cos’è, differenze con Delta, pericolosità. L’insorgere di nuove varianti ed il timore di nuove chiusure
Che il coronavirus fosse una brutta bestia da combattere lo abbiamo compreso molto bene in questo anno e mezzo di pandemia. Abbiamo imparato a conoscere un virus subdolo, in grado di metterti in ginocchio in un istante ed addirittura trasformarti in un pericolo per i tuoi familiari e conoscenti. I vaccino è stata una splendida conquista, ma occorreva, occorre ed occorrerà che si faccia in fretta. Che tutti si vaccinino il più in fretta possibile.
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Perché ci sono le varianti. Queste terribili appendici, che non ti fanno rifiatare per un attimo. L’Italia è ritornata tutta bianca, calano i contagi, calano i ricoveri nelle terapie intensive e calano, finalmente, anche i decessi. Ma ecco che spunta una variante, un’altra che turba la nostra appena ritrovata tranquillità. La variante Delta è già esplosa in Australia, in Israele e nel Regno Unito. Anche nel nostro paese sta prendendo piede. Ci stiamo tanto preoccupando della variante Delta, con tutti i problemi connessi, quando all’orizzonte ne compare un’altra di variante: la variante Kappa.
La variante Kappa è un sottotipo della variante Indiana del Covid-19. Sia Kappa, nota anche come B.1.617.1, sia Delta, chiamato anche B.1.617.2, sono ritenuti dei sottotipi di quella che è stata definita la variante Indiana, chiamata anche B.1.617. La variante Kappa, esattamente come la Delta, risulta essere più facilmente trasmissibile rispetto alla variante Alfa o Inglese più virulenta ed in grado di opporsi maggiormente alle misure di prevenzione.
Oltre a ciò non si conoscono altre peculiarità della variante Kappa, poiché prima della sua diffusione su larga scala, è stata soppiantata dalla variante Delta. La denominazione Kappa è stata assegnata alla variante direttamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (o OMS), perché la dicitura “indiana” non era considerata idonea. Per tale motivo si sono scelte le lettere dell’alfabeto greco per la denominazione delle varianti (alfa, beta, gamma, delta, kappa) del Sars-CoV-2.
La variante Kappa, così come la Delta, sono ceppi altamente infettivi e si stanno velocemente diffondendo soprattutto verso quella fascia di età che il coronavirus con le sue precedenti varianti non aveva toccato, ovvero i giovani di età compresa tra i 12 e i 20 anni. Fondamentale risulta, ancora una volta, la campagna di vaccinazione, anche delle fasce di categorie più giovani.
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Uno studio condotto dall’Università di Oxford conferma che i vaccini AstraZeneca e Pfizer sono efficaci contro entrambe le varianti, Delta e Kappa. I risultati dello studio hanno portato alla conclusione che i due vaccini garantiscono un’efficacia contro queste ultime due varianti paragonabile a quella riscontrata nei confronti della variante Alfa o Inglese e Gamma o Brasiliana. I vaccini Pfizer e AstraZeneca offrono, rispettivamente, il 92% e il 96% di protezione a chi è completamente vaccinato.
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