Saman Abbas, il fidanzato racconta: Aveva tentato il suicidio. Altri particolari sconvolgenti nella drammatica storia di Saman Abbas
Vi sono storie che sono difficili da raccontare, perché sembrano provenire da altri mondi, da altre epoche. Sono difficili da raccontare, non osiamo immaginare quanto lo siano viverle in prima persona. La storia di Saman Abbas è ben lungi dall’essere conclusa. Ancora sono tanti gli interrogativi che necessitano di risposte certe e la prima riguarda proprio il corpo della giovane ed il luogo dove sarebbe stato sepolto dopo la probabile, brutale uccisione.
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Altri terribili particolari si aggiungono quotidianamente. Come tasselli che s’incastrano tra loro vanno ricomponendo un puzzle che assume sempre più le sembianze di un’assurda tragedia. Questa volta è il fidanzato di Saman, Saqib, a parlare e ciò che dice non può lasciare indifferenti. Durante la trasmissione “Chi l’ha visto?” il giovane ha raccontato di come si erano conosciuti con Saman attraverso Tik Tok, di come una bellissima storia fosse nata dopo quell’incontro e di come volessero coronare il loro sogno d’amore con il matrimonio.
Appena iniziata la loro bellissima storia, il giovane viene a sapere da Saman “che l’avevano fatta fidanzare con un cugino e che doveva sposarlo, ma lei non voleva”. Disperata per questa situazione, racconta ancora Saqib, la ragazza ha tentato anche di suicidarsi, nel marzo scorso, ingerendo dei farmaci. Il racconto del giovane ci presenta una situazione drammatica, dove una ragazza cerca di fuggire da una famiglia che non sente più sua, perché le impedisce di vivere la vita che lei desidera, la sua vita.
Il tentativo di fuga in Belgio
E poi la fuga in Belgio, i genitori che la ritrovano, la riportano a casa e le comprano il biglietto per il Pakistan per andare a sposare il cugino promesso sposo. Lei che si rifiuta e chiede aiuto ai servizi sociali di Novellara, che l’affidano ad una comunità di Bologna. Tante difficoltà apparentemente insormontabili, ma i due giovani vogliono sposarsi. Ma c’è il problema dei documenti necessari per il matrimonio rimasti nella casa dei genitori.
Lo stesso Saqib, poi, vittima di minacce di morte qualora non avesse deciso di interrompere il rapporto con Saman. E’ il 18 aprile quando Saman va a casa dei suoi genitori per riprendersi i documenti, raccontando di aver lasciato il suo fidanzato ed è allora che ascolta un messaggio vocale inviato tramite WhatsApp da un suo zio a sua mamma, in cui dice “uccidiamola, questa può fare cose strane un’altra volta o può scappare”.
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Arriva il 30 aprile. Quel giorno un cugino di Saman entra a casa sua e la prende a schiaffi perché non aveva ancora lasciato il suo fidanzato. E’ il giorno della scomparsa di Saman, da quella sera non si è saputo più nulla di lei. “La famiglia di Saman è mafiosa”, conclude il giovane Saqib. La sua speranza è che Saman sia stata rapita e che sia ancora viva. La sua speranza è la nostra speranza. La speranza di tutti.