Green Pass, ecco cosa rischia chi condivide il QR code sui social network
In questi giorni molte persone hanno avuto la ”brillante” idea di condividere sui social network lo screen del QR Code relativo al Green Pass.
Ovviamente, questa azione è assolutamente da evitare in quanto potrebbero sorgere delle gravi conseguenze per chi decide di compiere tale gesto.
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Green Pass, il Garante della Privacy sulla condivisione: “Pericoloso postare il Qr Code sul web”
Il Garante delle Privacy ha ribadito la pericolosità della condivisione del QR Code in una nota: “È una pessima idea è pericoloso condividere sui social i qr-code dei Green pass. Quel QR-code è una miniera di dati personali invisibili a occhio nudo ma leggibili da chiunque avesse voglia di farsi i fatti nostri. Chi siamo, se e quando ci siamo vaccinati, quante dosi abbiamo fatto, il tipo di vaccino, se abbiamo avuto il Covid e quando, se abbiamo fatto un tampone, quando e il suo esito e tanto di più”.
Inoltre potrebbero verificarsi tantissimi reati come: falsificazione, copie ”clandestine” e sottrazione dei dati.
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Quando va esibito il ”Certificato verde”
Il Green Pass, ricorda il Garante della Privacy, va esibito solo dinanzi alle forze dell’ordine o a chi è autorizzato dalle legge: “Il QR-code in questione deve essere esclusivamente esibito alle forze dell’ordine e a chi è autorizzato dalla legge a chiedercelo per l’esercizio delle attività per le quali la legge ne prevede l’esibizione e deve essere letto esclusivamente attraverso l’apposita APP di Governo che garantisce che il verificatore veda solo se abbiamo o non abbiamo il certificato verde e non anche tutte le altre informazioni e, soprattutto, non conservi nulla”.
#CertificazioniVerdi I provvedimenti, le audizioni e gli interventi del #GarantePrivacy, e i documenti di @EU_EDPS e @EU_EDPB. On line la sezione tematica dedicata al #certificazioneverde https://t.co/1ue2Zurzm5 pic.twitter.com/N7Yz9Y1pm1
— Garante Privacy (@GPDP_IT) June 29, 2021