La rapida diffusione della variante Delta continua a preoccupare tutti i Paesi del mondo: il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavalieri, ha fatto chiarezza sull’efficacia dei vaccini.
Secondo le previsioni del mondo scientifico la variante Delta del Covid-19 diventerà presto la mutazione predominante in tutta Europa. La sua rapida diffusione ha già messo in allerta le autorità sanitarie mondiali: stando agli studi preliminari condotti finora la temuta variazione del virus si rivela essere più contagiosa delle altre, anche se non è ancora provato che possa comportare sintomi più gravi dell’infezione. La variante Delta è stata identificata per la prima volta in India, dove nei mesi scorsi ha provocato una grave ondata di contagi.
Successivamente si sarebbe diffusa negli Stati Uniti e nel Regno Unito, circolando poi anche in molti altri Paesi europei, Italia compresa. Ad oggi sarebbe stata già segnalata in almeno 80 Stati. Per questo motivo ora diventa fondamentale capire se i vaccini attualmente in corso di somministrazione riescano a fornire una protezione adeguata. In questo senso l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ha già espresso un suo primo parere.
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Il parere dell’Ema sull’efficacia dei vaccini sulla variante Delta
Durante l’ultima conferenza stampa dell’Ema il capo della strategia vaccinale, Marco Cavaleri, ha espresso importanti rassicurazioni in merito all’efficacia del vaccino anti-Covid sulla mutazione del virus nata in India. “Al momento tutti i vaccini approvati nell’Unione europea sembrano efficaci nel proteggere da tutte le varianti virali in circolazione”, ha spiegato, sottolineando che è però necessario ricevere sia la prima che la seconda dose, come dimostrato dalle evidenze scientifiche.
Secondo quanto reso noto, l’Agenzia europea per i medicinali non fermerà il monitoraggio e la sorveglianza sull’efficacia del vaccino anti-Covid perché ci si aspetta che possano emergere altre nuove varianti: per esempio recentemente è stata segnalata la Delta Plus, “con un’ulteriore mutazione nella proteina Spike da tenere sotto controllo”.
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È ormai noto che, come tutti i virus, più il Covid-19 si replica più si originano nuove mutazioni: se finora nessuna di esse si è dimostrata capace di eludere l’efficacia dei vaccini, non è detto che non si possano diffondere nei prossimi mesi varianti più pericolose. Per evitarlo è fondamentale che il virus circoli il meno possibile: la strategia principale resta conseguentemente quella della vaccinazione di massa.