Plastica monouso, da sabato entra in vigore la norma che punta a limitare il fenomeno dell’inquinamento del mare e dell’ambiente
Dal 3 luglio addio alla plastica monouso, anche se il processo che porterà all’abbandono totale sarà graduale. Sabato prossimo entrerà in vigore la direttiva Ue numero 904 Single Use Plastic (Sup) del 2019 che quest’anno l’Italia ha recepito come legge.
Divieto di mettere sul mercato e consumare prodotti come piatti e bicchieri monouso ma anche le cannucce e tanti altri piccoli o grandi pezzi di plastica che inquinano. Ciò non significa che da sabato non si vedranno più in giro questi prodotti perché potranno essere venduti per esaurire le scorte poi ci sarà anche lo stop alla produzione.
Alla base della direttiva c’è la volontà di fronteggiare l’inquinamento delle spiagge e dei mari perché questi prodotti sono i principali che si disperdono (e vengono dispersi) nell’ambiente.
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Stop alla plastica: i dubbi dell’Italia
Nel frattempo l’Italia ha un contenzioso con l’UE perché nella lista dei prodotti proibiti ci sono la plastica compostabile e la carta plastificata, due settori dove nostro Paese è tra i maggiori leader nella produzione. Ma Frans Timmermans il Commissario europeo per il Green Deal nonché vicepresidente della Commissione europea, ha dato rassicurazioni che i due prodotti saranno rimossi dalla lista perché sono meno inquinanti della plastica.
Il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti aveva incontrato il commissario all’Economia Ue, l’ex premier italiano Gentiloni chiedendo di dare perso al settore per l’occupazione.
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Il ministro per la transizione ecologica, figura nata con il governo Draghi, Roberto Cingolani, aveva invece evidenziato delle contraddizioni sul divieto di utilizzare le plastiche oxodegradabili ma al contempo la Ue sta finanziato progetti per sviluppare plastiche biodegradabili, aveva detto. Non solo divieti ma anche obiettivi: la direttiva punta a recuperare il 90% delle bottiglie di plastica entro il 2029.