Bambino morto durante la lezione di judo finita in tragedia. Se i fatti venissero confermati si tratterebbe di un episodio di pura follia
A volte si leggono delle notizie di fronte alle quali si rimane di sasso. E’ un’incredulità mista allo scetticismo e ci domandiamo: ma davvero può essere accaduta una cosa del genere? Si controlla la fonte della notizia, chi l’ha scritta, forse cercando disperatamente qualcosa che la renda poco attendibile. Niente. Allora sarà vera. Come la notizia terrificante che ci arriva da Taiwan.
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Un bambino, di soli 7 anni, è morto dopo essere stato ripetutamente e violentemente sbattuto in terra dal suo professore di judo e dagli altri allievi. Il bambino era alle prime lezioni, non aveva certo l’esperienza di tanti altri ragazzi che erano con lui. l’agenzia parla apertamente di abusi ripetuti sul bambino. Il professore avrebbe ordinato agli altri allievi di buttare ripetutamente sul tappeto il bambino.
Bambino morto, una terribile agonia
Dopo essere caduto ripetutamente, il bambino ha vomitato ed implorato che terminassero di usargli violenza. Ma non è stato ascoltato. Il professore stesso ha continuato a buttarlo ripetutamente sul tappeto, dopo che l’avevano fatto gli allievi. Fino al punto che il bambino è stato trasportato urgentemente all’ospedale dove è arrivato privo di conoscenza. Da quello stato non si riprenderà più.
Era tenuto in vita soltanto dalle macchine, fino a quando, nella giornata di ieri, si è deciso di fermare il supporto vitale che lo teneva in vita da quel maledetto 21 aprile. L’agenzia ha altresì fatto sapere che l’allenatore è stato incriminato con l’accusa di aver procurato lesioni personali e di aver usato altri bambini per commettere un crimine. A rendere il tutto ancora più tragico la conferma che il professore non era in possesso di alcuna licenza per l’insegnamento.
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Un falso professore per una vera tragedia
Lo faceva a titolo gratuito nel centro di Taiwan. Lo pseudo professore si è giustificato affermando che i lanci costituiscono una parte degli allenamenti, anche se il bambino, alle prime armi, non aveva ancora completamente acquisito una reale capacità di difesa e protezione. Il professore, se possiamo continuare a chiamarlo così, è libero su cauzione, mentre le indagini proseguono.
Il supporto vitale è stato interrotto quando i medici non sono stati più in grado di fermare il calo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca del bambino. Il suo nome è sconosciuto, il suo cognome era Huang. Che la terra gli sia lieve.