Svezia-Ucraina: Tabellino e Highlights – All’Hampden Park di Glasgow Svezia e Ucraina si contendono l’ultimo posto rimasto per poter accedere i quarti e sfidare l’Inghilterra nel prossimo turno. Entrambe le formazioni sono arrivate alla seconda fase un po’ a dispetto dei pronostici, si trovano così ad approfittare di una grande occasione, contro un’avversaria alla portata. Da una parte il C.t. Andriy Shevchenko, dall’altra tante conoscenze del calcio italiano, come Kulusevski, Ekdal e lo stesso portiere Olsen. L’ex campione del Milan lascia questa volta in panchina il talento atalantino Malinovskyi, preferendogli un 3-5-2 con i soliti Yeremchuk e Yarmolenko in avanti. Dall’altra parte il C.t. Jan Andersson sceglie invece di far giocare come coppia avanzata proprio lo juventino Kulusevski come compagno di reparto della stella della Real Sociedad Isak. Le squadre giocano nei primi minuti a viso aperto, cercando di rimanere attente in difesa, ma senza rinunciare a portarsi nella metà campo avversaria per trovare il gol. La prima occasione è proprio di Isak, che scambia in area con il compagno del fronte offensivo, ma il suo tiro si spegne largo sul fondo rispetto alla porta difesa da Bushchan. La Svezia sembra più ispirata, ma l’Ucraina è ben messa in campo, sapendo ripartire bene anche dalla propria metà campo e quando è costretta a difendere. Passano i minuti e il gol non arriva, almeno fino a quando non è la stessa formazione di Shevchenko ad alzare il baricentro e attaccare con maggiore continuità. Un calciatore con la tecnica di Yarmolenko si era visto poco a inizio match, e la sua mancanza si era sentita. Entrando in partita dal 25′ in poi, la differenza l’attaccante di Sheva riesce a farla già al 27′ con un assist d’esterno che mette Zinchenko che proveniva dalla fascia nelle migliori condizioni di tirare senza che la difesa riesca a intervenire. Il tiro è talmente forte che Olsen non può fare nulla, anche se ben piazzato. Gli ucraini sembrano sul punto di poter dilagare, con la Svezia che si trova per la prima volta in svantaggio, ma prima che le squadre vadano negli spogliatoi, sono ancora una volta Kulusevski e Isak a fare la differenza, rialzando il baricentro della formazione scandinava e ridando speranze ai tifosi presenti in Scozia. Al 43′, proprio su assist dell’attaccante della Real Sociedad, è però Forsberg, ormai sempre più goleador, a superare Bushchan con un tiro difficile da parare da distanza ravvicinata. Tutto da rifare così per l’Ucraina, che si ritrova a chiudere il primo tempo sul risultato di 1-1 al momento del duplice fischio dell’arbitro italiano Daniele Orsato.
Dopo l’intervallo non ci sono cambi per nessuna delle due squadre, con Andersson e Shevchenko che preferiscono riconfermare tutti gli uomini scelti come titolari all’inizio della gara. La partita appare ora più equilibrata, per quanto sia la Svezia a proporsi, almeno inizialmente, con più costanza in avanti. L’Ucraina ha però gli uomini per giocare di rimessa e ripartire, accelerando soprattutto con l’autore del gol Zinchenko, Shaparenko e la stessa classe di Yarmolenko. Il primo brivido della ripresa è però tutto per la difesa ucraina, perché Larsson, pur calciando dalla grande distanza, sfiora il palo alla destra di Buschan con un tiro rasoterra molto insidioso. La squadra di Sheva però risponde prontamente al 55′, un minuto dopo, con un tiro di Sydorchuk che impatta con forza sul palo esterno con Olsen battuto e immobile tra i pali. La partita ora è piena di occasioni da rete, perché grazie a un ottimo contropiede Isak ha la possibilità di accelerare e sorprendere in contropiede la difesa ucraina. La corsa della punta finisce con un ottimo assist che serve il solito Forsberg tutto solo ben piazzato sulla sinistra. Il tiro a giro del centrocampista scheggia il palo lontano e l’Ucraina si salva. Molto sfortunata la Svezia in questa circostanza. Siccome i pericoli per Bushchan e compagni non sembrano finiti, Shevchenko vuole allora correre ai ripari inserendo Malinovskyi al posto di Shaparenko, effettuando il primo cambio della gara al 61′, poco dopo l’ora di gioco. Ancora una volta è però Forsberg il migliore dei suoi, che dalla fascia sinistra riesce abilmente a scartare tre difensori avversari e calciare forte verso la porta ucraina. Nulla da fare per sbloccare il punteggio però, perché il pallone trova nuovamente il legno, questa volta la traversa. L’Ucraina rischia comunque rischia ora di farsi schiacciare, con il baricentro troppo basso che non sta piacendo a Shevchenko. Nonostante i rischi corsi, il punteggio però non cambia in questo secondo tempo, con il ritmo che si abbassa e la manovra che diventa più lenta per entrambe le squadre. La fatica si fa sentire, ma le formazioni non rinunciano a cercare il gol, pur con mezzi più limitati. Entrambi gli allenatori sembrano risparmiarsi i cambi per poterne far di più in ottica supplementari e calci di rigore, ma a dieci minuti dalla fine del tempo regolamentare Andersson decide di inserire due terzini freschi. Krafth al posto di Lustig e Bengtsson al posto di Augustinsson. Negli ultimi dieci minuti fino al novantesimo non ci sono però le occasioni da rete di prima, perché oltre alla stanchezza subentra anche la paura di scoprirsi e poi subire gol in contropiede. Kulusevski spreca un’occasione nel finale, da solo di fronte a Bushchan, con il calcio d’angolo successivo che non porterà le conseguenze sperate dal trequartista della Juventus. Orsato mette il fischietto in bocca e decreta la fine dei tempi regolamentari al termine dei due minuti di recupero assegnati. La sfida continua.
Al posto di un opaco Yaremchuk, per i tempi addizionali Shevchenko decide di inserire Besedin, sperando soprattutto di rialzare un baricentro rischiosamente troppo basso nell’ultima mezz’ora di gara. Andresson non cambia nulla, ma spera che la sua formazione sia più fortunata nel trovare la rete del 2-1, dopo aver colpito due pali con Forsberg nella ripresa. I cambi non sembrano finiti però, con la partita in questo momento molto spezzettata. Dentro per l’Ucraina anche Makarenko, al posto di Stepanenko, mentre per la Svezia c’è addirittura un triplice cambio, con Quaison, Berg e Claesson al posto di Kulusevski, Isak e Larsson al 97′, di fatto rivoluzionando completamente il fronte offensivo svedese. Al 99′ gli scandinavi rimangono però in dieci, perché l’intervento scorretto di Danielson su Besedin, attraverso il supporto del var, porta l’arbitro Orsato a convertire il cartellino giallo in rosso, con l’ucraino costretto a uscire per una distorsione innaturale del ginocchio e l’ingresso di Tsygankov. Poco prima, a gioco fermo, Andersson aveva invece deciso di sostituire Olsson con Helander. Non si è praticamente mai giocato in questo primo tempo supplementare, con il risultato che rimane in parità. I minuti di recupero sono tre, ma non basteranno per cambiare l’inerzia del match. Al 106′, come inizia il secondo tempo supplementare, Yarmolenko lascia il posto a Dovbyk, che al 110′ ha la grande occasione di portare in vantaggio l’Ucraina, ma la conclusione finisce alta rispetto alla porta di Olsen. Mancano ancora nove minuti, ma entrambe le squadre appaiono ora esauste, con l’eventualità che i calci di rigore ora possano essere una soluzione sempre più concreta. Nel recupero del secondo tempo supplementare, quando all’orizzonte non sembrano profilarsi altre soluzioni, è però il neoentrato Dovbyk a trovare per l’Ucraina la rete tanto sperata e cercata, quella che porterà la squadra di Shevchenko a Roma contro l’Inghilterra, a dispetto di tutto l’impegno messo dalla squadra di Andersson.
Potrebbe interessarti anche: Francia-Svizzera: Blues fuori ai rigori
Segui gli Europei su Twitter
Reti: Zinchenko 27′, Forsberg 43′, Dovbyk 122′
Svezia (3-4-2-1): Olsen, Augustinsson (Bengtsson 83′), Danielson, Lindelof, Lustig (Krafth 83′), Forsberg, Ekdal, Olsson (Helander 101′), Larsson (Claesson 97′), Kulusevski (Quaison 97′), Isak (Berg 97′).
Allenatore: Jan Andersson
Ucraina (4-3-3): Bushchan, Matvienko, Krivtsov, Zabarnyi, Zinchenko. Shaparenko (Malinovskyi 61′), Stepanenko (Makarenko 95′), Sydorchuk (Bezus 118′), Karavaev, Yaremchuk (Besedin 91′, Tsygankov 102′), Yarmolenko (Dovbyk 106′).
Allenatore: Andriy Shevchenko
Arbitro: Daniele Orsato
Ammoniti: Kulusevski, Yarmolenko, Forsberg, Dovbyk
Espulsi: Danielson
Highlights QUI
Seduto di fronte ai giornalisti a Torino, Jannik Sinner appare rilassato, ma con quella luce…
Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…
Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…
Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…
L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…
E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…