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Francia-Svizzera 3-3, Blues fuori ai rigori: Tabellino e Highlights

Published by
Lorenzo Nicolao

Il penalty decisivo sbagliato da Mbappé condanna la squadra di Deschamps. Elvetici avanti con merito

Francia-Svizzera: Tabellino e Highlights

Francia-Svizzera 3-3, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Francia-Svizzera: Tabellino e Highlights

Francia-Svizzera: Tabellino e Highlights – A Bucarest la Francia sfida la Svizzera per gli ottavi di finale degli Europei per raggiungere ai quarti la Spagna di Luis Enrique, che nel pomeriggio ha eliminato la Croazia vincendo per 5-3. I campioni del mondo partono da favoriti in questa gara, anche se gli svizzeri non hanno nulla da perdere e, nella partita secca, proveranno a giocarsi tutte le loro carte. Trascinati dal tridente formato da Griezmann, Mbappé e Benzema, i Blues macinano subito gioco in fase d’attacco e provano più volte a passare in vantaggio, ma i rosso crociati dimostrano di essersi preparati a un’impegnativa partita difensiva. Dopo i primi minuti di continui tentativi in avanti da parte dei ragazzi di Deschamps, anche gli elvetici dimostrano però di rendersi pericolosi, costringendo gli avversari a ripiegare e quindi evitare di farsi sorprendere sbilanciati in avanti. Il primo quarto d’ora del match sembra quindi equilibrato, ma è Seferovic a inventarsi un ottimo gol di testa, anticipando la difesa francese e trasformando in oro il cross di Zuber. La Francia è quindi in svantaggio a dispetto di tutte le attese, con lo stesso autore del gol incredulo a festeggiare sotto la curva dei propri tifosi. Fino a questo momento la punta della Svizzera non aveva brillato, neanche nelle gare precedenti, ma in questa occasione ha fatto valere la sua esperienza e scaltrezza sottoporta, alla prima occasione utile. La squadra di Deschamps è sotto shock per il gol subito, mentre gli svizzeri sono determinati a fare ancora meglio. I tifosi elvetici comprendono il momento positivo dei loro beniamini e si fanno sentire, mentre i loro colleghi francesi rimangono fermi e ammutoliti sugli spalti della National Arena di Bucarest. Nel corso dei minuti i Blues rialzeranno però pericolosamente il baricentro. Prima Pogba di testa, poi Mbappé con un paio di accelerazioni. La Svizzera rimane in vantaggio, ma il numero dei pericoli cresce. La squadra di Vladimir Petkovic prova a ripartire in contropiede, ma non è facile contro la potenza di fuoco dei francesi. I ragazzi di Deschamps comunque sono nervosi, complice il fatto di essere i favoriti, non solo dell’incontro ma dell’intero torneo. Un’ansia da prestazione che si evidenzia nell’approccio psicologico al match. Anche Rabiot al 29′ riesce comunque ad arrivare al tiro, teso alla sinistra di Sommer, ma anche in questo caso la conclusione si spegne sul fondo. Il primo ammonito della gara è comunque Varane alla mezz’ora di gioco, segno del fatto che comunque i Blues rischiano dietro quando la Svizzera ha modo di ripartire ribaltando il fronte d’attacco. Poco dopo vedrà comunque il cartellino giallo anche Elvedi, costretto a intervenire scorrettamente per interrompere il flusso di gioco francese. In qualsiasi azione offensiva dei campioni del mondo, gli svizzeri riescono però a difendersi senza concedere tiri in porta agli avversari. Fino a questo momento l’approccio alla gara studiato e voluto da Petkovic ha pagato ampiamente sul campo i risultati raccolti. Le linee difensive sono strettissime, tutti i giocatori aspettano gli attaccanti di Deschamps dietro la linea del pallone. Non è facile per Mbappé e compagni trovare gli spazi più invitanti per poter trovarsi a tu per tu con il portiere elvetico Sommer. Al 43′ Mbappé scambia bene con Griezmann al limite dell’area di rigore elvetica, ma la conclusione del fuoriclasse francese si spegne alta sul fondo, di molto rispetto alla porta. Sul fronte opposto si comporta invece bene il centrocampo di Petkovic, con Xhaka e Freuler che senza troppa fretta o emotività riescono a dettare tranquillamente i tempi di gioco, costringendo gli avversari a fare uno sforzo in più per recuperare il possesso del pallone. La Francia inoltre imposta con troppa lentezza, un ritmo che non impensierisce una squadra catechizzata a difendersi con attenzione come la Svizzera. Arriva così il duplice fischio di Rapallini sul risultato di 1-0 per gli elvetici, un punteggio impossibile da prevedere alla vigilia della gara.

La ripresa

Le squadre rientrano dagli spogliatoi con la Francia che cerca subito di mostrare un’attitudine offensiva ancora più accentuata. Altissimo Pavard a destra, in campo Coman al posto di Lenglet come primo cambio della gara operato da Deschamps. Sbilanciati in avanti e con una formazione ultraoffensiva, sono però i Blues a correre i maggiori rischi, con Embolo che raggiunge il fondo del campo e il suo assist viene solo sfiorato da un compagno sottoporta, prima che la difesa francese potesse salvarsi dal raddoppio elvetico. Passa solo qualche minuto ed è però l’arbitro Rapallini a trasformare le paure francesi in realtà. Un intervento su Zuber appena all’interno dell’area di rigore (vista al var), spinge il direttore di gara argentino a fischiare il calcio di rigore per la Svizzera, una conclusione dagli undici metri che però Rodriguez clamorosamente non riesce  a trasformare, complice un’eccezionale parata di Lloris. La Francia ha rischiato lo 0-2, ma ora ha riacquistato fiducia per provare a raddrizzare il match. Un’ottima azione di Pogba al limite dell’area di rigore permette a Mbappé di essere servito sulla sinistra in ottima posizione, ma il campione del Psg calcia largo a giro. L’approccio dei francesi alla gara però sembra essere cambiato completamente con Benzema che con un controllo fuori dal comune riesce a portarsi da solo davanti a Sommer e a infilarlo con uno scavetto. La Francia pareggia così al 57′ e riesce anche a raddoppiare al 59′, sempre con il suo bomber, perché a testa bassa i Blues hanno raccolto la massima carica positiva per poter rimontare dopo il rigore parato da Lloris. Dopo un’altra azione esemplare Benzema mette in porta il pallone di testa in una dinamica molto più facile per un attaccante come lui, dopo che Griezmann aveva tentato il pallonetto trovandosi dopo un’ottima triangolazione da solo di fronte a Sommer. In un paio di minuti la partita cambia così completamente volto, con Petkovic che ora si ritrova la stessa espressione che caratterizzava fino a poco prima il collega francese. A questo punto, con gli elvetici che ora rischiano l’imbarcata, ma non rinunciano a rischiare, pur di trovare il 2-2, il tecnico dei rosso crociati inserisce Mbabu e Gavranovic al posto di Shaqiri e Widmer, provando a dare energie fresche al suo undici di partenza. Le sostituzioni non sortiscono però l’effetto sperato, perché dopo appena due minuti è Pogba a mettere la firma sul match con un ottimo tiro che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Sommer vola in tuffo, ma non può fare nulla per impedire il 3-1 della formazione di Deschamps. I tifosi francesi ora cantano, con la Svizzera che prova a reagire, anche se la stanchezza e la demotivazione iniziano a farsi sentire. Fallita l’opportunità del raddoppio sul rigore, per gli elvetici la partita è improvvisamente precipitata. Quando però la partita sembra avviarsi verso un finale già scritto, è un cross di Mbabu dalla fascia destra a trovare nuovamente Seferovic, che di testa supera a bruciapelo Lloris. Con il 3-2, i francesi si riconfermano così temibili in avanti, ma dietro tendono a concedere troppo, con una fase difensiva non impeccabile, anche quando erano in vantaggio di due reti a dieci minuti dalla fine, lo stesso tempo che ora ha la Svizzera a disposizione per provare a pareggiare. Gavranovic sembra riuscirci all’85’, ma è la bandierina dell’assistente dell’arbitro Rapallini ad annullare tutto alzando la bandierina per una posizione di fuorigioco netta, che annulla quindi subito la rete del 3-3 per gli svizzeri. Non è finita però, perché allo scoccare del 90′ è lo stesso Gavranovic a sfruttare un ottimo passaggio in verticale e i contropiede scartando i difensori francesi riesce a trovare l’angolino basso alla destra di Lloris. Il 3-3 arriva con i tempi supplementari che ormai si profilano inesorabilmente dopo i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro argentino. Prima del triplice fischio è Coman  a scheggiare la traversa con un tiro molto forte che sarebbe valso il 4-3, ma anche gli elvetici avevano sfiorato il gol del vantaggio decisivo con Mehmedi, anticipato per un soffio da Lloris in uscita. Inevitabili ora i tempi supplementari ed eventuali calci di rigore, in un match che sembrava chiuso e che si è riaperto almeno due volte nel corso dei novanta minuti.

Supplementari

Non ci sono cambi all’inizio dei tempi supplementari, ma Pavard viene subito ammonito per un intervento in ritardo su Mehmedi. La partita sembra ora in equilibrio, dato che entrambe le formazioni hanno ora timore di subire gol. Al 94′ entra Giroud al posto di Benzema, ormai esausto, mentre tra e file svizzere Schar subentra a Seferovic. La Svizzera risponde a ogni affondo degli avversari, grazie anche a una grandissima prestazione dei centrali di centrocampo e al neoentrato Vargas. La squadra di Petkovic riesce a essere più pericolosa dei campioni del mondo in questi tempi supplementari, grazie soprattutto a una migliore condizione atletica complessiva dei suoi uomini in campo. La Francia prova a far valere le sue ragioni grazie alla classe dei suoi giocatori, ma Pogba e compagni sono ora ben più stanchi. Inizia il secondo tempo supplementare senza che il punteggio sia cambiato, con il match che rimane in equilibrio almeno fino al 109′. Mbappé ha una buona occasione dal limite dell’area di rigore, con Kanté che aveva recuperato palla sulla trequarti, ma il fuoriclasse dei Blues non sembra essere nella migliore condizione, tanto che il suo tiro si spegne sul fondo con una traiettoria sporca. Poco dopo, un’altra conclusione grazie a un assist di pregio di Pogba, ma Mbappé questa volta calcia alto, pur da buonissima posizione. Deschamps decide allora di giocarsi anche la carta Thuram, al posto di un acciaccato Coman. Giroud ha un’occasione nell’area di rigore svizzera, ma è una deviazione a salvare i rosso crociati, che continuano a dimostrare di saper resistere all’onda Blues, nonostante come si fosse messa la partita a metà del secondo tempo. Con tratti di gioco stellare, la Francia rischia invece di uscire dall’Europeo, con i calci di rigore che si avvicinano inesorabili. Al 119′ ci riprova Giroud, ma Sommer riesce in presa volante a neutralizzare il colpo di testa del centravanti. Xhaka nel finale ha una ghiotta opportunità su calcio di punizione, ma mal sfruttata, con il pallone che si spegne sul fondo. Saranno i calci di rigore a decidere questa partita.

Calci di rigore

Dopo le indicazioni dell’arbitro sul regolamento, è Gavranovic il primo rigorista svizzero. L’attaccante svizzero non sbaglia, mettendo subito pressione ai campioni del mondo. Risponde Pogba, che mette a segno dal dischetto degli undici metri anche lui. Schar e Giroud fanno altrettanto. Alla terza serie anche Akanji batte Lloris, mentre rischia di più Thuram, con Sommer che aveva intuito la traiettoria. Vargas e Kimpembé riescono entrambi a mettere a segno i propri rigori. La qualificazione si decide alla quinta serie, con il gol di Mehmedi che non trova la risposta di Mbappé, il grande assente di questa partita. Il fuoriclasse francese si fa parare da Sommer il rigore decisivo. Sarà così la Svizzera ad affrontare, con merito, la Spagna ai quarti di finale.

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Francia-Svizzera: Tabellino e Highlights

Reti: Seferovic 15′, Benzema 57′, Benzema 59′, Pogba 75′, Seferovic 81′, Gavranovic 91′

Francia (3-4-1-2): Lloris, Kimpembé, Lenglet (Coman 46′, Thuram 112′), Varane, Rabiot, Kanté, Pogba, Pavard, Griezmann (Sissoko 87′), Mbappé, Benzema (Giroud 94′).
Allenatore: Didier Deschamps

Svizzera (3-4-1-2): Sommer, Rodriguez (Mehmedi 87′), Akanji, Elvedi, Zuber (Fassnacht 79′), Xhaka, Freuler, Widmer (Mbabu 73′), Shaqiri (Gavranovic 73′), Embolo (Vargas 79′), Seferovic (Schar 97′).
Allenatore: Vladimir Petkovic

Arbitro: Fernando Rapallini

Ammoniti: Varane, Elvedi, Rodriguez, Xhaka, Coman, Pavard, Akanji

Espulsi: –

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