Ilaria Capua: Il virus è fuggito da un laboratorio? Altre volte è accaduto, ora occorrono regole. Lo sguardo della virologa è proiettato verso l’immediato futuro
Per un anno e mezzo sono stati i protagonisti assoluti. I virologi, gli esperti in malattie infettive, i microbiologi ci hanno raccontato, anche in toni ed accenti discordanti tra loro, il virus, il suo sviluppo, le sue mutazioni e quanto potesse essere o diventare pericoloso. Abbiamo seguito i loro consigli, così come la politica ha seguito i suggerimenti e le indicazioni che via via venivano forniti dal comitato tecnico scientifico. Un volto che abbiamo imparato a conoscere ed ad apprezzare per il suo equilibrio, nonché, ovviamente, per la sua competenza, è quello di Ilaria Capua, virologa e professoressa universitaria.
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Giovanni Floris nella sua trasmissione “Di martedì”, in onda su La7, l’aveva eletta come bussola che avrebbe dovuto orientarci in questo difficile momento, di difficile comprensione. Ora la dottoressa Capua parla del presente di questa pandemia, ma il suo sguardo è rivolto soprattutto al futuro. Da scienziata sa bene quanto importante sia il presente, occorre che lo si conosca al meglio, per poter al meglio guardare al futuro. Ciò che è avvenuto in questo interminabile anno e mezzo deve rappresentare il punto di partenza dei prossimi anni.
Le sue parole
La professoressa Capua – in un intervento sul Corriere della Sera – parla della possibilità che il virus Sars-coV-2 abbia dato l’avvio ad una pandemia a causa di una falla all’interno dei laboratori di Wuhan: “Le fughe di laboratorio di virus patogeni si sono verificate da quando esistono i laboratori”. Questo vuol dire, sostanzialmente, che il rischio zero non esiste. Sia i virus naturali sia quelli modificati in laboratorio possono essere oggetto di “fughe”, come è avvenuto per virus come quello del vaiolo e della peste bovina per i quali è stata decisa l’eliminazione tramite l’autoclave, ovvero attraverso un processo di sterilizzazione che ha, come obiettivo, la distruzione di ogni microrganismo vivente.
Ilaria Capua: “Ora guardare al futuro”
Queste parole della dottoressa Capua sono propedeutiche ad un discorso estremamente più ampio e complesso. Riguarda il futuro della ricerca e le tecniche riguardanti le manipolazioni genetiche. Temi enormi che abbisognano di regole precise che coinvolgano tutti gli stati, le istituzioni, la società civile e tutto il mondo scientifico e della ricerca. Potrebbero esserci centinaia, migliaia di laboratori sparsi in tutto il mondo che in grado di realizzare manipolazioni genetiche senza controllo, che potrebbero fuggire dai laboratori e dare il via a nuove, terribili pandemie.
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Si tratta di un tema di grande importanza che tocca, per forza di cose, tanti altri temi fondamentali quali l’etica, il rischio bioterroristico, fino alle inevitabili fughe di laboratorio, senza dimenticare mai il tema riguardante la sacrosanta libertà di ricerca. Ilaria Capua ha espresso concetti estremamente chiari e complessi, da non sottovalutare, soprattutto in vista di un futuro dove l’intera umanità sia più tutelata dal rischio di nuove pandemie.