Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, aveva richiesto all’intelligence americana un rapporto che giungesse ad una conclusione sugli avvistamenti Ufo. La risposta del Pentagono non dà nessuna conclusione ma, involontariamente, o forse volutamente, lascia aperto a nuovi scenari e considerazioni da prendere in atto, per uno degli fenomeni più inspiegabili per l’umanità. Non si esclude difatti nemmeno la presenza aliena.
Nemmeno il rapporto del Pentagono riesce a dare una spiegazione al fenomeno degli Unidentified Flying Object, meglio conosciuto come Ufo. L’Ansa spiega come l’atteso rapporto del Pentagono e dell’intelligence non porta con sé nessuna spiegazione ai fenomeni che negli ultimi anni, soprattutto negli Stati Uniti, hanno concitato l’opinione pubblica e gli appassionati di ufologia. Già alla fine dell’era Trump, l’amministrazione statunitense aveva cercato di avviare alcune indagini per comprendere i fenomeni in questione – strada che percorre ancora oggi anche il presidente Usa Joe Biden.
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144 gli eventi analizzati dal 2004 – 143 di questi restano ancora oggi, dopo lo stesso rapporto, inspiegabili. Il Pentagono e l’Intelligence americana affermano come 21 episodi di Ufo possono essere assimilati a “sperimentazioni” con origine in Cina, in Russia o il Paesi dove vengono eseguiti test su armamenti ipersonici. Il rapporto precisa che non ci sono prove sul fatto che esistano tecnologie segrete in Cina o in Russia – escludendo anche esperimenti militari degli stessi Stati Uniti: non escludendo però allo stesso tempo tutte le ipotesi messe in campo, proprio in correlazione alla mancanza di prove. “Dei 144 casi non ci sono indicazioni chiare che esista una spiegazione non terrestre per giustificarli, ma andremo dove i dati ci porteranno”, ha spiegato lo stesso Pentagono.
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Il rapporto segna comunque, anche se in modo indefinito, a causa dell’essenza di prove tangibili che potessero spiegare il fenomeno Ufo, un passo importante, in quanto per la prima volta che gli Stati Uniti ammettono l’esistenza degli Ufo. Sul fenomeno sarà creata anche una banca dati. Il rapporto lascia aperte le porte per nuove teorie, spesso anche bizzarre, che cittadini e appassionati raccontano sui social e sui forum, in attesa di nuove informazioni e studi delle autorità.