L’Agi, così come la Cnn, riporta la notizia che vede al centro il presidente colombiano Ivan Duque: l’agenzia scrive infatti che alcuni spari, probabilmente eseguiti dai narcos hanno raggiunto l’elicottero del presidente. Negli ultimi anni i narcos in Colombia e gli stessi cartelli messicani sembrano aver riconquistato il potere degli anni ottanta e novanta. Nemmeno la pandemia è riuscita a frenare il volume di affari dei cartelli che, ingolositi da un nuovo vigore hanno riportato l’America e l’Europa al centro degli affari: e proprio nel contesto della spartizione il conflitto interno è infuocato. A farne le spese sono però ancora giornalisti e cittadini che si sono schierati contro il narcotraffico.
Alcuni colpi di arma da fuoco hanno raggiunto l’elicottero del presidente colombiano Ivan Duque, a scriverlo è l’Agi, che spiega che l’accaduto ha avuto luogo al confine con il Venezuela. “È un attacco vigliacco, dove si possono vedere fori di proiettile nell’aereo presidenziale” – ha commentato così gli spari Ivan Dunque, al potere da giugno del 2018. L’agenzia di stampa racconta che sarebbero 3 i colpi che hanno colpito il velivolo. Il presidente colombiano si trovava a bordo con i ministri della Difesa e degli Interni e con il governatore del dipartimento del Norte de Santander. L’aereo era partito dal villaggio di Sardina ed era diretto verso la città di Cucuta.
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Il territorio in questione ospita un conflitto tra l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, (FARC), molti sono dissidenti che hanno rifiutato l’accordo di pace del 2016,) e i Pelusos. Diversi sono i cartelli che sono entrati nel centro del conflitto. La guerra civile continua a mietere vittime in Colombia e sembra sempre di più che la direzione sia quella di una escalation delle violenze.
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Intanto anche il Messico deve fare i conti con un’aspra guerra tra trafficanti di droga. Nella giornata di ieri l’ultimo massacro. Un conflitto tra gruppi opposti ha provocato la morte di 18 persone. L’Ansa spiega come l’evento sia avvenuto nel Messico centrosettentrionale e che a confermare l’accaduto sia stato un portavoce del governo regionale. Il conflitto a Zacatecas è stato preceduto anche da un altro macabro avvenimento – i media locali hanno infatti riferito che mercoledì due agenti sono stati trovati uccisi e appesi su un ponte. Il Messico si trova nel pieno di una guerra tra i signori della droga, dove a fare le spese è spesso la manovalanza dei soldati dei cartelli. Dal 2006 le vittime hanno superato la soglia dei 300.000.
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