Sale la preoccupazione per la variante delta. Dopo l’impennata dei contagi in Gran Bretagna, l’allarme viene lanciato in Europa: secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il rischio è quello che alla fine dell’estate la variante delta possa rappresentare il 90% dei contagi in Europa.
Gli studi scientifici sulla variante delta hanno, fino a questo momento, analizzando la contagiosità del nuovo “ceppo”, concordato che si tratta di una sequenza del virus con un tasso di contagiosità molto elevato. Il rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) oltre ad evidenziare il carattere della contagiosità, ha spiegato che entro la fine di dell’estate, quindi alla fine di agosto, i contagi da variante delta rappresenteranno “il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell’Unione europea”.
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La preoccupazione maggiore si basa sul fatto che buona parte dei vaccinati, il 40% degli over 60, non ha ricevuto la seconda dose, così come il 30% adulti over 80. L’allarme nella nota che fa il punto sul rischio della variante Delta da cui si è protetti solo con due dosi di vaccino
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Anche in Italia la variante Delta sembra aumentare la propria percentuale all’interno dei contagi, un ritmo che l’Ecdc ha monitorato: dall’1% del 18 maggio scorso, quando l‘Istituto Superiore di Sanità aveva diramato i dati, fino alla metà giugno la percentuale è salita al 3,4% per poi subire una nuova impennata fino al 9% nei giorni a seguire. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, pone su questo punto delle raccomandazioni molto importanti – in primo piano la prevenzione: “dobbiamo mantenere bassa la circolazione del virus Delta” si legge nella nota, rispettando tutte le precauzioni e le misure emesse.