Liberato imprenditore italiano Giovanni Calì, il primo Giugno scorso l’uomo è stato prelevato da una task force presso il cantiere dove stava lavorando, un gruppo criminale locale si è occupato del suo sequestro.
Finalmente è stato rilasciato l’ingegnere Giovanni Calì, il quale venne rapito all’inizio del mese di Giugno ad Haiti, purtroppo l’uomo venne prelevato nel cantiere dove stava lavorando da alcuni criminali locali.
Dopo 22 giorni è avvenuto il suo rilascio, questo è stato possibile grazie alla sinergia dei servizi segreti italiani, dell’Unità Crisi, la quale ha cercato di mantenere i contatti con la famiglia preoccupatissima in Sicilia.
L’uomo si trovava da Haiti per l’azienda Bonifica SPA, con sede a Roma e si stava occupando della costruzione di una strada nei pressi della città. Tutti gli indizi dopo il rapimento portarono gli investigatori, a pensare che le bande criminali locali abbiano effettuato il rapimento solo per estorcere dei soldi al governo italiano.
Nel mirino di questi gruppi criminali così violenti ci sono stati anche funzionari stranieri, e sacerdoti. Tutti pensarono al gruppo criminale 400 Mawozo, il quale era già nel mirino dei servizi segreti, dopo il rapimento di 7 uomini religiosia Port-au-Prince.
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Liberato imprenditore italiano, si trovava ad Haiti per la costruzione di una strada
La gang criminale aveva chiesto un riscatto di 500.000 dollari, secondo alcune voci locali questa fu la richiesta più alta fatta dal gruppo criminale. Sembra che in questa zona ci sia stato il boom dei rapimenti a scopo estorsivo, nell’ultimo anno sono saliti a 243 casi di rapimento.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci spera che l’uomo riesca a tornare a casa per riabbracciare i suoi amici e la sua famiglia. L’ingengere Giovanni Calì ha ricoperto il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici, per poi diventare dirigente della Pianificazione territoriale, Protezione civile e trasporti, sino al 2011.
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Prima di tornare nel campo, decise di entrare in una società di costruzioni specializzata in lavori all’estero, anche Luigi di Maio è stato felice di aver appreso la notizia del suo rilascio.
Tutti stanno pensando a come Giovanni Calì abbia potuto sopportare quell’inferno, e chi abbia spinto al suo rapimento nonostante la cifra richiesta fosse molto alta.