Roma, importavano droga dal Sudamerica: 15 arresti

Smantellato dai carabinieri un sodalizio criminale che importava ingenti quantitativi di droga dal Sudamerica: 15 arresti

(Screen video)

I carabinieri del Comando Provinciale di Roma, in collaborazione con i colleghi di altri Comandi, hanno eseguito, nelle province di Roma, Milano e Viterbo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della transnazionalità, nonché di cessione e detenzione ai fini di spaccio.

POTREBBE INTERESSARTI  ANCHE –> Covid, no vax tra gli operatori sanitari: scattano le sospensioni. I numeri

Il sodalizio criminale era attivo in più Stati ed era formato soprattutto da soggetti sudamericani che gestivano i contatti con i fornitori di droga peruviani oltre a quelli con gli acquirenti residenti nel territorio italiano.

Roma, importavano droga dal Sudamerica: 15 arresti. La rete dei narcotrafficanti

Le indagini, nome in codice “Santiago”, sono scattate dopo una nota informativa della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga nei confronti di una donna cilena poco più che ventenne bloccata mentre stava trasportando circa 10 chili di cocaina che, secondo gli inquirenti, sarebbe dovuta giungere a Roma. Dai successivi accertamenti investigativi eseguiti dai carabinieri  è stato individuato il destinatario del carico di droga, un uomo di nazionalità cilena, residente nella Capitale, considerato il principale referente del sodalizio criminale.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE –> DDL Zan, il Vaticano chiede al Governo Draghi di modificarlo: il motivo

Disarticolato, dunque, dai militari dell’Arma un cartello transnazionale di narcotrafficanti, composto principalmente da sudamericani che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gestivano i contatti con i fornitori residenti in Perù attraverso utenze telefoniche intestate a soggetti fittizi e intrattenevano rapporti con gli acquirenti in territorio italiano ai quali facevano pervenire le partite di droga ordinate tramite l’uso di corrieri.

 

Gestione cookie