Pnrr, l’Italia promossa da Bruxelles. Domani Mario Draghi riceverà la pagella da Ursula Von der Leyen
Si è da poco concluso l’anno scolastico, tranne, ovviamente, per i maturandi. Tutti gli altri studenti hanno già ricevuto la loro pagella, con il responso, più o meno gradito, di maestri e professori. Ma dato che gli esami non finiscono mai, anche da adulti si attende spesso una pagella, una valutazione che riguardi il proprio operato in ambito lavorativo. Anche il nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi, era in febbrile attesa della sua pagella o, meglio, la pagella del suo governo riguardo al Pnrr, ovvero al Piano nazionale di ripresa e resilienza, tassello fondamentale per poter poi accedere ai fondi europei.
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Il verdetto tanto atteso è finalmente giunto. La pagella italiana si potrebbe definire una promozione quasi a pieni voti. Tutti 10, che tecnicamente sono delle A, appunto il massimo dei voti, ad eccezione di una “B”, potremmo definirla un quasi 9, per la voce costi. L’ufficialità della promozione del piano italiano avverrà domani, ma le agenzie hanno già anticipato il responso di Bruxelles.
I giudizi finora espressi dalla Commissione sono stati tutti uguali a quello dell’Italia, sinora sono stati giudicati e parimenti promossi i piani di Austria, Lussemburgo, Danimarca, Grecia, Slovacchia, Spagna e Portogallo. Certo sarebbe stato strano il contrario, dato che in questi mesi ci sono stati colloqui quasi giornalieri tra i vari governi e la commissione europea per trovare la quadra dei vari piani.
L’Italia, però, è un caso più particolare, che necessita di un’attenzione più particolare, poiché è il paese europeo che beneficerà maggiormente degli aiuti europei. All’Italia toccheranno, infatti, oltre 200 dei 750 miliardi di euro stanziati da Bruxelles. Alla luce delle risultanze dell’esame del Pnrr italiano, la Commissione Ue dà il via libera al 13% di pre-finanziamento all’Italia, il che significa che a breve dovrebbero arrivare circa quaranta miliardi di euro.
Pnrr l’Italia promossa da Bruxelles. La valutazione della Commissione Ue
Nel giudizio della Commissione Ue si sottolinea che il piano italiano “contribuisce ad affrontare in modo soddisfacente” le raccomandazioni specifiche della Ue. Il Pnrr italiano è “ben allineato” al Green Deal,con il 37% di misure indirizzate alla transizione climatica, tra cui progetti di efficientamento energetico degli edifici, come il Superbonus. Inoltre sono presenti nel piano progetti atti a favorire la concorrenza nel mercato del gas e dell’elettricità. Bruxelles rileva inoltre che al digitale è dedicato il 25% del piano, con misure per la digitalizzazione delle imprese, incentivi fiscali per la transizione 4.0, la banda larga e il sostegno a ricerca e innovazione.
Per la Commissione il Pnrr italiano “rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale”, e “contribuisce in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni”. Inoltre “rafforza il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale”. Le misure poi “non arrecano danni” a tutti gli obiettivi ambientali della Ue e contribuiscono in modo efficace sia alla transizione energetica che a quella digitale. Avranno inoltre un “impatto duraturo” sull’Italia che è anche riuscita ad assicurare un “efficace monitoraggio” dell’attuazione del piano.
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Per tutte queste voci, definite dal regolamento del Recovery fund, all’Italia viene assegnata una A. L’unica B riguarda la voce “costi”, come è avvenuto per tutti gli altri Paesi. Nessuno è riuscito infatti a rispettare le rigide indicazioni sulla definizione dei costi delle misure. Domani Ursula Von der Leyen e Mario Draghi ufficializzeranno la promozione dell’Italia. Forse adesso la ripresa è davvero un pò più vicina.