MacedoniaNord-Olanda: Tabellino e Highlights – Ad Amsterdam l’Olanda prova a fare come l’Italia. La squadra di Frank De Boer è certa dl primo posto nel girone, ma l0’allenatore dei tulipani è comunque intenzionato a scacciare definitivamente nel critiche con nove punti in cassaforte, il punteggio pieno nella fase a gironi di questo Europeo. Sin dai primi minuti la nazionale arancione riesce a mostrare la superiorità del suo tasso tecnico su quello macedone. La squadra di Igor Angelovski è trascinata dal beniamino Pandev, ormai 37 anni ma in campo sempre un guerriero, ma, al di là della gloria, di fatto la squadra è già fuori dal torneo. I tulipani giocano meglio, ma almeno nei primi venti minuti i macedoni sembrano in grado di difendere con ordine. Azione dopo azione l’Olanda riesce a trovare però sempre maggiori varchi, fino all’affondare definitivamente il reparto arretrato avversario con Depay, giocatore fresco del trasferimento al Barcellona che può così festeggiare anche la seconda rete consecutiva in nazionale già al 24′. Nella manovra offensiva De Jong e Wijnaldum riescono facilmente a gestire tutti i palloni, inventando e creando le migliori opportunità per i loro attaccanti, con la Macedonia del Nord che sembra impotente di fronte allo strapotere offensivo avversario. Così vogliono i tifosi, così vuole la tradizione orange. L’Olanda deve vincere e convincere con un bellissimo gioco sin dai tempi di Cruijff. Per questo era stato criticato il tecnico De Boer, ma con queste prestazioni sembra avere finalmente convinto il proprio pubblico a ricredersi. La pressione offensiva dei tulipani non si allenta neanche con il vantaggio, tanto che il raddoppio è già nell’aria pochi minuti dopo, ma non arriverà prima del duplice fischio dell’arbitro Istvan Kovacs, che va a concludere una frazione di gioco praticamente a senso unico, con la Macedonia che non è stata in grado di reagire, né dal punto di vista del gioco, tantomeno da quello del risultato. La differenza tra le due squadre appare netta, con Stekelenburg che di fatto non ha mai toccato il pallone nella prima frazione di gioco. La Macedonia del Nord deve e può fare di più nel secondo tempo, anche se in questo momento sembrano mancarle anche le motivazioni, ora che di fatto è fuori dalla manifestazione.
Per il secondo tempo, De Boer decide di effettuare subito un doppio cambio, inserendo Berghuis e Timber al posto di Dumfries e De Vrij, un chiaro turnover per i giocatori che fino a questo momento hanno giocato di più. Un tempo di riposo per poi avere maggiori energie al momento degli ottavi di finale. Al 50′, dopo neanche cinque minuti dall’inizio della ripresa, subito su clacio d’angolo un’occasione molto ghiotta per De Ligt, che di testa va a deviare a botta sicura superando la marcatura di Ristovski, ma senza riuscire a superare anche i guantoni di Dimitriesvski, che ancora una volta riesce con coraggio a compiere un intervento decisivo. Questo non basterà a difendere lo 0-1, perché dopo appena un minuto è di nuovo Depay a fare la differenza e a combinare bene con il nuovo centrocampista del Paris Saint Germain Wijnaldum, che non sbaglia e insacca il raddoppio per i suoi. La Macedonia prova a reagire con un calcio di punizione insidioso di Bardhi, ma questa volta è Stekelenburg a partecipare attivamente alla partita con una parata che mantiene inviolata la porta dei tulipani. Nulla da fare davvero per i macedoni, perché sul contropiede è di nuovo Wijnaldum ad andare a segno, realizzando così la doppietta personale già al 58′. Qualche minuto e andrà a sfiorare anche la tripletta, con l’Olanda che ora sembra divertirsi con la chiara possibilità di dilagare. Al 69′ la partita però si ferma per Goran Pandev, al momento della sostituzione e della sua ultima partita con la nazionale macedone. Il calciatore più rappresentativo della storia di questo Paese ha portato un intero Paese agli Europei grazie a un suo gol e a 37 anni l’ha trascinato fin dove ha potuto. Paseo de honor da parte dei compagni di squadra per lui e tutto lo stadio in piedi ad applaudire. Poco dopo sarà un suo giovanissimo compagno di squadra, Churlinov, a trovare il gol, ma viziato da una posizione netta di fuorigioco, come segnalato prontamente dalla bandierina dell’assistente dell’arbitro Kovacs. Non ci saranno altre chance per i macedoni, mentre gli olandesi sfioreranno il poker sia con il neoentrato Gakpo, sia con lo stesso De Ligt, con un tiro teso da lontanissimo che sfiora il palo. Una partita a senso unico che lancia l’Olanda a punteggio pieno verso gli ottavi e che rimanda a casa la Macedonia senza particolari recriminazioni, dopo il sogno realizzato di un intero Paese già per la sola partecipazione a una manifestazione così importante nel panorama calcistico mondiale.
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Reti: Depay 24′, Wijnaldum 51′, Wijnaldum 58′
Macedonia del Nord (4-2-3-1): Dimitrievski, Alioski, Musliu, Velkovski, Ristovski, Bardhi (Stojanovski 78′), Ademi, Trajkovski (Hasani 68′), Elmas, Trickovski (Churlinov 56′), Pandev (Kostadinov 68′).
Allenatore: Igor Angelovski
Olanda (3-5-2): Stekelenburg, Aanholt, Blind, De Ligt, De Vrij (Timber 46′), Dumfries (Berghuis 46′), Gravenberch, Wijnaldum, De Jong (Gakpo 79′), Malen (Promes 66′), Depay (Weghorst 66′).
Allenatore: Frank De Boer
Arbitro: Istvan Kovacs
Ammoniti: Ristovski, Musliu, Alioski, Kostadinov
Espulsi: –
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