Ad Arese alle prime ore della mattina è stato compiuto un femminicidio: un messicano di 41 anni ha ucciso la moglie connazionale alla presenza dei tre figli. L’uomo prima di essere arrestato avrebbe provato a togliersi la vita con ferite da taglio.
Femminicidio ad Arese, comune della città metropolitana di Milano. Alle prime ore della mattina di oggi, sabato 19 giugno, un uomo di origini messicane dell’età di 41 anni è finito in manette per aver accoltellato a morte la moglie connazionale 48enne. Il delitto è stato compiuto all’interno delle quattro mura di casa, un appartamento di via Gran Paradiso, alla presenza dei tre figli della coppia, di cui due ancora minorenni. Sarebbero stati proprio loro a lanciare l’allarme dopo aver raggiunto i vicini.
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Femminicidio ad Arese: l’intervento dei carabinieri
Quando i carabinieri della compagnia di Rho sono giunti sul posto dell’assassinio, hanno trovato l’omicida barricato in bagno. Secondo quanto si è appreso l’uomo dopo aver ucciso la moglie si è autoinflitto diverse ferite da taglio agli avambracci e sotto al costato, probabilmente nel tentativo di togliersi la vita. Il 41enne è stato pertanto trasportato in codice giallo all’ospedale di Garbagnate Milanese, dove sarebbe ancora piantonato dai militari dell’Arma.
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Sul posto, oltre ai carabinieri, è intervenuta anche la Sezione Investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo di Milano per procedere con gli accertamenti del caso. Da quanto emerso dalle indiscrezioni l’uomo ha ucciso la moglie intorno alle 7 del mattino con un coltello da cucina, al termine di un violento litigio scaturito per motivi ancora poco chiari. Sembra che la coppia si fosse trasferita recentemente in Italia e secondo quanto si apprende non risulterebbero denunce o interventi passati da parte delle forze dell’ordine.