CureVac, è uno dei pochi e primi che che hanno mostrato una efficacia pari al 40% contro le malattie da Covid-19, di qualsiasi entità o gravità.
Questo è stato il primo verdetto sancito dall’analisi fatta sullo studio internazionale di fase 2b/3, ovvero condurre lo Studio Herald su più di 40.000 persone a campione.
I risultati sono stati pubblicati dalla azienda tedesca, mentre la Commissione europea e gli Stati Membri hanno seguito da vicino la questione, apprendendo la ridotta efficacia del vaccino.
Manca solo la valutazione dell’EMA, infatti il contratto stipulato con l’azienda è disponibile online, in questo modo si può prevedere tutte le clausole, le responsabilità e la consegna delle dosi è quella del portavoce.
Nonostante le ripetute richieste di sciogliere il contrario, sono state delineate delle clausole che prevedono una serie limitazioni circa la scadenza e consegna delle dosi.
Il portavoce ha dichiarato che non è aperto a dover rivedere la discussione oppure a dover risarcire lo Stato per le dosi acquistate. Per quanto riuarda la variante Delta, Italia, sembra che alcuni casi stiano emersi.
Secondo le ultime indagini epidemiologiche, sembra che la variante Delta è più contagiosa del 60% rispetto a quella inglese.
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CureVac, l’Ema lascia agli Stati la decisione se effettuare il mix dei vaccini o meno
Le dichiarazioni dell’EMA sono state chiare circa la decisione su come gli Stati vogliono usare i vaccini nel contesto della campagna vaccinale in atto. Tutti i vaccini disponibili sono approvati e hanno un rapporto rischio e beneficio positivo da circa 18 anni in su.
Quello che gli Stati dovranno scegliere è se utilizzare il mix di vaccini per continuare la campagna vaccinale, alcuni potrebbero usarlo per completare il richiamo della popolazione.
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A puntualizzare la situazione è stato proprio Marco Cavaleri, il responsabile dei Vaccini Prodotti terapeutici per il Covi-19, il quale è strettamente collegato con l’agenzia europea del farmaco EMA.
La notizia di 2 nuovi positivi collegati al focolaio della palestra, si aggiungono ai 12 casi accertati di variante indiana. Tutti i prelievi sono stati effettuati e si attendono i risultati dei laboratori per riuscire a capire come riuscire a contrastare questa incombente minaccia del virus indiano.