Il governo Draghi ha trovato il compromesso per anticipare lo stop all’uso delle mascherine all’aperto. Discorso diverso per gli spazi al chiuso, dove resterà l’obbligo di indossarle.
Il governo Draghi è al lavoro per ufficializzare lo stop all’utilizzo delle mascherine all’aperto alle fine del mese di giugno. Se in un primo momento la decisione presa dall’esecutivo era quella di rendere operativo il provvedimento a partire dal 15 luglio, adesso dopo il caos scoppiato all’interno della maggioranza, con la pressione in particolare della Lega e di Italia Viva, ma anche del Movimento 5 Stelle, sembra che il compromesso sia stato trovato.
Da capire ancora la data esatta dello stop ai dispositivi di protezione individuale: alcune fonti indicano la data del 1° luglio, altre quella del 5 luglio. L’anticipo del provvedimento sembra comunque essere ormai certo. Discorso diverso per lo stato di emergenza, la cui proroga è ancora in fase di discussione. Nel frattempo l’Italia è in procinto di diventare completamente zona bianca a partire da lunedì 21 giugno, eccezion fatta probabilmente per la Valle d’Aosta.
Ti potrebbe interessare anche -> Covid, prevenzione anche dopo il vaccino: ecco le misure da rispettare
Covid, stop alle mascherine non valido al chiuso
Oltre alle pressione delle forze di maggioranza al governo, per anticipare lo stop alle mascherine all’aperto sarebbero stati fondamentali anche i recenti dati epidemiologici, oltre a quelli delle vaccinazioni, ritenuti particolarmente confortanti dalla Cabina di regia: nella giornata di ieri, giovedì 17 giugno, si sono registrati 1325 positivi e 37 morti, contro i 1400 positivi e i 52 morti del giorno precedente. Il tasso di positività del Paese sarebbe stabile allo 0,7%.
Ti potrebbe interessare anche -> Covid, variante Delta: cresce l’allerta in tutta Europa
Da sottolineare però che i numeri rassicuranti non sono ancora sufficienti per estendere lo stop delle mascherine anche al chiuso: la diffusione delle mutazioni del Covid, in particolare della variante Delta, continua a destare preoccupazione e gli spazi che non sono all’aria aperta rischiano di trasformarsi in un potenziale luogo di contagio. Per questo motivo la parola d’ordine rimane “cautela”. Resterà di conseguenza obbligatorio continuare ad avere sempre con sé una mascherina per le situazioni di necessità.