Israele bombarda Gaza: in Medio Oriente la pace fatica a prendere il posto dei conflitti. Dopo il cessate il fuoco del 21 maggio, il suono delle esplosioni rimbomba tra le strade di Gaza: l’aviazione israeliana ha infatti operato diversi raid sul territorio palestinese.
Le forze dell’aviazione israeliana hanno colpito nuovamente la Striscia di Gaza, con diversi Raid avvenuti il 15 giugno. Le operazioni delle forze militari di Israele sono arrivate, come riporta l’Ansa, a seguito di un lancio di palloni incendiari partiti dal territorio palestinese indirizzati a sud Israele. A raccontare gli attacchi di Israele sulla Striscia di Gaza sono state le stesse fonti della sicurezza palestinese, in seguito gli attacchi sono stati riportati anche da molti testimoni.
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L’attacco aereo è il primo eseguito dopo il cessate il fuoco, siglato il 21 maggio, quando al governo era ancora presente il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha poi, dopo 12 anni di potere dovuto cedere la veste di primo ministro a Naftali Bennett, leader del partito Nuova Destra, assolutamente ostile ad uno Stato palestinese e partito molto discusso per le forti posizioni conservatrici.
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L’Ansa spiega che alcune fonti palestinesi hanno riferito che gli attacchi abbiano colpito un sito ad est di Khan Younes, che si trova nel Sud. La conferma dei bombardamenti è poi arrivata delle stesse forze di difesa israeliane che hanno che gli aerei dell’aviazione “hanno colpito complessi militari appartenenti all’organizzazione terroristica di Hamas”- l’attacco, riferiscono, è avvenuto in risposta al lancio di alcuni palloni incendiari che avrebbero raggiunto Israele – questi ultimi erano stati lanciati in contrapposizione alla marcia nazionalista ebraica a Gerusalemme, programmata dal governo uscente e poi confermata dalla nuova coalizione.