Macabra scoperta tra la vegetazione di un’altura di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono stati rinvenuti dei resti umani: il cadavere potrebbe appartenere a una vittima di “lupara bianca”.
In un terreno impervio delle alture di Barcellona Pozzo di Gotto, in contrada Praga, Sicilia, nei giorni scorsi sono stati rinvenuti alcuni resti umani. La macabra scoperta è stata resa nota dalla Gazzetta del Sud, specificando che l’area del ritrovamento è quella del cosiddetto cimitero della mafia. Nel dettaglio, in mezzo alla vegetazione sono stati trovati un teschio e alcune ossa che, secondo le prime ipotesi, potrebbero appartenere a una giovane vittima di mafia eliminata con il noto sistema che nel gergo tecnico viene denominato “lupara bianca”. Si tratta dell’omicidio che prevede l’occultamento del corpo della persona uccisa.
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Trovati resti umani a Barcellona Pozzo di Gotto: indagini in corso
Il ritrovamento dei resti umani sarebbe avvenuto nel corso di alcuni lavori di movimentazione effettuati dal proprietario del terreno in questione. Secondo quanto emerso erano anni che in quell’area la rigogliosa vegetazione non veniva rimossa e non è ancora dato sapere quando il cadavere sia stato sotterrato. I resti riemersi dalla terra sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia locale e del Nucleo operativo per avviare tutti gli accertamenti del caso e risalire all’identità della vittima.
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Su disposizione del procuratore della Repubblica Emanuele Crescenti i reperti sono stati consegnati al Ris di Messina per le analisi scientifiche: secondo quando si apprende l’obiettivo è estrapolare il Dna del teschio e delle ossa, e compararlo con quello dei parenti delle persone scomparse negli ultimi quarant’anni. Per riuscire nell’intento, si starebbero utilizzando le tecniche più avanzate in modo tale da ovviare al significativo deterioramento dei resti. Al momento sulla vicenda resta il massimo riserbo.