Quello che abbiamo intuito in diretta televisiva trova la sua conferma nelle parole del medico danese: “Christian Eriksen era praticamente morto”
Sono sempre più rasserenanti le condizioni di salute di Christian Eriksen, collassato in campo a pochi minuti dal termine del primo tempo del match Danimarca-Finlandia valido per la prima giornata del girone “B” di Euro2020. Il 28enne, ricoverato al “Righospitalet” di Copenaghen, ha trascorso tranquilla anche la seconda notte. Eppure si è sfiorato il dramma in diretta televisiva, a confermarlo il responsabile dello staff medico della nazionale danese, Martin Boesen: “Christian se ne era andato, era praticamente morto. Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo, è successo tutto molto in maniera così veloce”.
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Un lieto fine merito anche della sangue freddo, della prontezza di riflessi, nonché della conoscenza delle elementari pratiche rianimatorie, del capitano danese Simon Kjaer che gli ha liberato le vie respiratorie, controllando anche che la lingua non fosse rotolata all’indietro, lo ha stabilizzato sulla schiena e gli praticato il primo massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei sanitari. E ora tutto il mondo lo acclama come un eroe, il popolo milanista (Kjaer è un tesserato del Milan) lo vuole come nuovo capitano e c’è anche chi vorrebbe assegnargli il Pallone d’Oro, il massimo riconoscimento per un calciatore, anche per aver guidato, da autentico leader, i suoi compagni nel fare da schermo a Eriksen mentre lottava tra la vita e la morte.
Eriksen, medico della nazionale danese: “Era praticamente morto. Non abbiamo ancora una spiegazione”.
Passata la paura, ora rimane da accertate la causa dell’arresto cardiaco che stava per portarsi via un calciatore professionista di 29 anni ma “non abbiamo ancora una spiegazione sul perché sia accaduto tutto questo, in questo momento no so rispondete a questa domanda”, ha ammesso uno sconsolato Martin Boesen.
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Nel frattempo, nonostante la sconfitta nel derby scandinavo con la Finlandia (prima storica affermazione in una rassegna internazionale per i finnici), il Commissario tecnico della Danimarca, Kasper Hjulmand, si è detto molto orgoglioso della risposta di tutti i suoi giocatori e di allenare un tale team mentre il Ds danese Peter Moller ha sottolineato la loro personalità. Poi, in merito alla decisione dei calciatori danesi di riprendere a giocare dopo aver ricevuto ampie rassicurazioni sulle condizioni di Eriksen, il Ct danese ha precisato: “La squadra non è stata costretta a fare alcunché. E’ stata una decisione difficile, abbiamo scelto di proseguire la partita. Nessuno può incolpare i giocatori, non ho sentito alcuna pressione da parte dell’Uefa, tuttavia non sono sicuro che giocare sia stata la cosa più giusta”.