Il gatto Achille, il felino che indovina i pronostici dell’Europeo di calcio. Per una nota di colore e per un sorriso
Non vi è competizione calcistica che non abbia il suo bravo indovino. Sono molto spesso animali, che sono costretti, dalle fisse scaramantiche di padroni o tutori, ad essere sottoposti, spesso loro malgrado, ad inusuali riti per poter indovinare i risultati delle partite che di lì a poco andranno a svolgersi. Nella nostra storia recente abbiamo raccontato di animali che, grazie alle loro arti divinatorie, sono stati scelti per indovinare i risultati delle partite. Risultati che spesso hanno trovato riscontro sul campo. Fu vera gloria? Questi animali hanno davvero dei poteri divinatori?
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Diciamo che ci piace credere che sia così. Il calcio è un gioco ed allora uniamoci un altro gioco, ovvero quello di poter indovinare i risultati delle partite grazie all’ausilio dei malcapitati animali di turno. Da questo goliardico, ed un pò folle gioco, non poteva esentarsi il torneo di calcio di Euro 2020. Il fatto che sia iniziato un anno dopo per via della pandemia, ha indubbiamente acuito questo desiderio di verità rivelato.
Il gatto Achille
Il gatto Achille è così diventato un protagonista della massima competizione europea per nazionali di calcio. Ma chi è esattamente il gatto Achille? Achille è uno dei gatti del museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. Vive in uno dei luoghi più ricchi di arte e cultura del mondo. Circondato da tanta bellezza e con l’ingrato gare di tenere lontani i topi dalle magnifiche sale, il prode Achille si è avventurato nel pronostico della partita inaugurale tra Italia e Turchia.
Diciamo subito che la prova non ha connotati esattamente scientifici. A quanto risulta il buon gatto si è visto depositare dinanzi ai suoi occhi due belle ciotole piene di cibo, che rappresentavano le due compagini in campo. Il buon micio si è avvicinato senza indugio verso la ciotola che rappresentava gli azzurri e da lì è partito il suo pronostico vincente. Per il gatto Achille, però, non si tratta di una novità. Già per la Confederation Cup, anno 2017 e poi per i Mondiali di Russia, anno 2018, erano state richieste le sue capacità divinatorie.
C’era una volta il polpo Paul
Ai Mondiali del 2010 in Sudafrica fu nominato come unico e solo indovino il polpo Paul. Il polpo indovinò i risultati di tutte e sette le sfide della Germania ai Mondiali di calcio del 2010: l’esperimento, secondo il racconto di chi preparava l’evento, consisteva nel fargli mangiare uno dei due molluschi in una vasca di plexiglass dopo un lungo digiuno. Dai gatti ai coccodrilli, dai panda alle mucche fino ad arrivare ai pesci, nessuna specie animale è scampata al tragicomico rito dei pronostici calcistici.
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La speranza è che questi splendidi e simpatici animali non si alterino troppo con il genere umano, si armino di infinita pazienza e continuino a prenderci in giro con le loro profezie. A patto che il cibo, a fine vaticinio, sia buono ed abbondante.