Femminicidio a Ventimiglia: Uomo uccide la sua ex e si suicida. Nuova tragedia in Liguria, 2 femminicidi in 24 ore
Una mattanza. I femminicidi sono ormai fuori controllo. Prevedibili o imprevedibili che siano, sono tutti incontrollabili, ma anche inevitabili? Sono domande ovvie, banali ma che quotidianamente tornano alla mente, perché quasi quotidianamente, nel nostro paese, una donna viene uccisa, molestata, umiliata. I numeri delle donne uccise, aggiornati ogni giorno, sono impressionanti. Sono una trentina dall’inizio dell’anno, eppure questi numeri però si rendono solo in parte l’idea della straordinaria gravità della situazione.
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In Liguria nelle ultime 24 ore ci sono stati due femminicidi. Ieri, una donna di 25 anni di origini sarde e residente a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, è stata sgozzata dall’ex compagno all’interno di una villetta a poca distanza da Sarzana. Oggi pomeriggio, a Ventimiglia, Antonio Vicari, di 65 anni, ha ucciso per strada davanti ad alcune testimonianze la sua ex compagna Sharon Micheletti, di 30 anni, con almeno tre colpi di una pistola. L’uomo si è poi suicidato.
L’omicidio di Sharon Micheletti
Il tutto è avvenuto intorno alle 17, quando la donna è arrivata con un’auto in compagnia di un uomo, probabilmente il suo compagno. L’auto si è arrestato davanti ad un bar e l’accompagnatore della donna è sceso per dirigersi verso il locale. Antonio Vicari, che aveva seguito la coppia, appena visto che l’uomo si allontanava si è diretto verso l’auto dove era rimasta la donna, seduto al lato seduto.
L’assassino, armato di pistola, ha esploso vari colpi, non meno di tre, attraverso il finirino dell’auto uccidendo Sharon Micheletti. Ma non aveva ancora concluso il suo piano vendicativo. Infatti Vicari si è diretto all’interno del bar per cercare di eliminare anche l’accompagnatore di Sharon. Il proprietario del bar vedendo arrivare l’uomo armato, ha chiuso immediatamente le porte a vetro del locale, impedendo a Vicari di entrare.
Femminicidio a Ventimiglia. Il suicidio di Antonio Vicari
Antonio Vicari ha desistito ed è scappato via nei pressi del vicino fiume Roja. Ed è qui che ha deciso di togliersi la vita. Che l’uomo intendesse vendicarsi nei confronti della giovane risulta chiaro anche da un post pubblicato dall’omicida sul suo profilo Facebook. Le sue parole non hanno bisogno di commenti: “Pensa bene che anche quando dormi io sono lì molto vicino, figurati quando sei con la amante non c’è posto che puoi nasconderti”.
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Antonio Vicari era stato in carcere per molestie contro la prima moglie ed era tornato libero nel mese di marzo. Da allora aveva iniziato a molestare la seconda ex, che aveva già sporto denuncia nei suoi confronti. La loro relazione era terminata qualche anno fa. Anche questo femminicidio era inevitabile? Se la regola prima per una donna molestata o vittima di violenze è denunciare, che fine fanno poi queste denunce? Quante donne sono morte avendo denunciato la pericolosità di individui che poi, puntualmente, purtroppo, le hanno uccise?