Yuri Cilloni, è stato il ricevente del testimone al microfono della band guidata da Beppe Carletti, dopo aver terminato la collaborazione con Cristiano Turato, i Nomadi hanno ingaggiato il cantante nel ruolo di frontman.
L’artista ha origini a Montese, in provincia di Modena, il suo curriculum vanta una collaborazione con i Lato B una cover band dei Nomadi fondata nel 1992, proprio dopo la scomparsa del cantante Augusto Daolio.
Subito dopo il frontman ha affiancato sui palchi Antonio Bergamini, chitarrista, Andra Tassinari, anche lui chitarrista, Claudio Fregni, tastierista, Stefano Braghiroli, bassista e Maurizio Testi, batterista.
Il cantante ha anche collaborato con Rosanna Fantuzzi, inoltre vanta delle collaborazioni storiche con Luca Zaccaria per ben 14 anni nel Luca Zack Group.
Il cantante ha fatto esperienza anche come solista, pubblicando un disco tributo a Julio Iglesias dal titolo “Cantando…Julio Iglesias”. Dopo la scomparsa del cantante Augusto Daolio, il ruolo passo sino al 2011 a Danilo Sacco, al quale subentrò Cristiano Turato nel 2012, sino a lasciare il testimone al nuovo frontman.
Il 43enne è cresciuto in mezzo alla canzone proprio grazie a suo padre, direttore artistico del Kiwi di Piumazzo, uno dei dancing che hanno fatto la storia in Emilia Romagna.
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Il suo passaggio è stato naturale e facile, tutti lo hanno subito accolto a braccia aperte, proprio come se facesse parte della famiglia da sempre. Il leader Beppe Carletti scelse il frontman proprio perché gli ha ricordato di più Augusto Daolio.
Con lo stesso Daolio la canzone “Io Vagabondo” venne incisa in re mentre tutti i cantanti successivi l’hanno cantata in do. Nel momento in cui il leader si accorse che l’ex frontman dei Lato B riusciva a cantarla nella tonalità originale capì che era l’uomo giusto.
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In una intervista il nuovo cantante dei Nomadi ha dichiarato che è stato vittima di accuse da parte dei fan, i quali hanno pensato che il cantante si ispirasse a Daolio facendone una mera imitazione.
Mentre altri sostengono il fatto che proprio con la new entry, i Nomadi siano diventati di fatto una cover band di loro stessi. Queste critiche non hanno scalfito affatto sia il frontman che il leader Carletti, il quale ha dichiarato di essere orgoglioso di aver dato la possibilità ad una cover band di collaborare con loro.
Inoltre il cantante ha dichiarato che Augusto Daolio per lui è sempre stato una sorta di angelo custode, è riuscito a conoscerlo attraverso le parole di suo padre, il quale raccontava che l’uomo era una persona straordinaria.
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