Stasera su Rai 3 andrà in onda “Sissi – Destino di un’Imperatrice”, il film diretto da Ernst Marischka, che continua a raccontare le affascinanti vicende della giovane sovrana d’Austria.
Stasera, 11 giugno alle 21.20 Rai 3 trasmetterà il terzo film della saga dedicata alla Principessa Sissi, “Destino di un’imperatrice”, diretto da Ernst Marischka con Romy Schneider e Karlheinz Bohm. (clicca qui per vedere il film in streaming gratis su Rai Play)
La giovane Sissi, sovrana d’Austria (Romy Schneider), dopo il suo matrimonio con l’imperatore Francesco Giuseppe (Karlheinz Böhm). Sissi si trova in Ungheria, dove ama stare poiché può essere se stessa, senza tutte le rigide regole del palazzo imperiale austriaco. Quando però il conte Andrassy (Walter Reyer) – con cui spende molto tempo assieme – le dichiara il suo amore, la regina decide di tornare a Vienna.
Di nuovo in terra austriaca, Sissi si ricongiunge col suo amato marito, con cui trascorre una splendida vacanza in montagna. Purtroppo dopo poco alla sovrana viene diagnosticata la tubercolosi, un male incurabile. Sotto consiglio del dottor Seeburger (Hans Ziegler), l’imperatrice si trasferisce a Madera, dove il clima più mite dovrebbe aiutarla a sentirsi meglio. Tuttavia, la salute di Sissi non fa che peggiorare, così la madre, la duchessa Ludovika (Magda Schneider), decide di recarsi dalla figlia per aiutarla a superare il difficile momento.
Il film si discosta molto dalla realtà storica. Infatti la visita in Italia deve essere anteriore al 1859, ma nel film precedente della serie si narrano fatti avvenuti nel 1867, cioè la creazione del Regno d’Ungheria autonomo, ma in unione personale all’impero d’Austria.
Quando a Sissi viene diagnosticata una malattia nervosa, Francesco Giuseppe le suggerisce di recarsi a Trieste e Venezia, parte dell’impero, e solo un successivo peggioramento di Sissi farà decidere all’imperatrice di partire per i più caldi climi di Madera e Corfù. Dovuti in buona parte alla depressione, i malanni di Sissi trarranno giovamento dalla lontananza dalla rigida corte di Vienna: molta indignazione susciteranno immagini dell’imperatrice intenta a divertirsi, mentre nella capitale il popolo e i nobili la credono in punto di morte.
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Il film descrive l’accoglienza glaciale che i sovrani ricevettero nel loro viaggio a Milano: nel ricevimento indetto per la nobiltà, gli aristocratici lombardi mandarono effettivamente al loro posto, in segno di disprezzo, i propri servi; al concerto alla Scala fu intonato il “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi, che allora era l’inno dei patrioti italiani. Invece a Venezia, città che ricordava ancora il duro assedio, la fame e i bombardamenti subiti nel 1849, il corteo dei navigli reali fu accolto nella più assoluta e ostentata indifferenza.
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