Camilla, morta dopo AstraZeneca: chieste le dimissioni di Figliuolo. La tragedia della giovane di Sestri Levante solleva un focolaio di polemiche
Die che era prevedibile è assolutamente irrilevante. L’onda emotiva di rabbia, di incredulità. di costernazione seguita alla morte della giovanissima Camilla Canepa era assolutamente normale. Normale, perché dopo un anno e mezzo di non vita a causa della pandemia di Covid – 19, il vaccino rappresentava e rappresenta l’unica via di uscita per un graduale ritorno alla normalità.
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Il vaccino. Quel siero meraviglioso trovato in meno di un anno è un miracolo della scienza. Così ci hanno raccontato perché questa è la verità. Una semplice puntura da ripetere a tempo stabilito ti permette di riprendere la tua vita. Famiglia, amici, lavoro, tutto ritorna come prima grazie al vaccino. Per questo l’idea che un vaccino possa provocare la morte risulta inaccettabile.
Di vaccini ne sono stati approvati 4. Due coppie di vaccini creati seguendo modalità diverse. I vaccini Pfizer e Moderna sono realizzati con una tecnologia innovativa, cioè quella dell’mRNA messaggero. Gli altri due, ovvero, AstraZeneca e J&J sono sulla tecnologia del vettore virale. Vaccini diversi con diverse indicazioni per quanto riguarda le diverse fasce di età di coloro a cui devono essere somministrate. Nel caso specifico del vaccino AstraZeneca la fascia di età ritenuta più sicura era quella degli over 60.
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Perché allora si sono organizzati gli Open day per i giovani somministrando loro il vaccino di Oxford, appunto AstraZeneca? Da chi è partita questa iniziativa? Logico quindi che sui social si scateni la polemica, sempre odiosamente divisa per fazioni ideologiche, in cui si richiedono, da un lato, le dimissioni del generale Figliuolo oppure, dall’altra parte, si ricorda il discusso, da parte di alcuni, operato di Arcuri.
Fermo restando il fatto che le indagini sulla morte della giovane studentessa chiariranno eventuali mancanze o responsabilità, rimane il fatto che sul vaccino AstraZeneca non sia mai stata fatta chiarezza. Ora, però, è il momento delle risposte. Quelle delle indagini e quelle degli eventuali responsabili. C’è una famiglia che ha perso una ragazza di 18 anni che le attende.