Alessia Reda, 24enne originaria di Mendicino, in provincia di Cosenza, è morta dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid di AstraZeneca
Non solo Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante deceduta al San Martino di Genova dove era ricoverata per una trombosi al seno cavernoso, a seguito dell’inoculazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca il 25 maggio scorso nel corso dell’Open Day riservato agli over 18, e per tale motivo sottoposta a un disperato intervento chirurgico per la rimozione del trombo e la riduzione della pressione intracranica che purtroppo non è servito salvarle la vita.
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In queste ore è stato comunicato il decesso di Alessia Reda, 24enne originaria di Mendicino, in provincia di Cosenza, presso l’ospedale Annunziata dove era ricoverata. Alla giovane era stato somministrato a metà maggio il vaccino Moderna e, dopo pochi giorni, avrebbe iniziato a sentirsi male nonostante non fosse affetta da patologie. L’Azienda Ospedaliera di Cosenza sta raccogliendo tutte le informazioni necessarie per accertare se ci sia un nesso di causa-effetto tra la morte della giovane e l’inoculazione del suddetto vaccino, dopodiché segnalerà il caso all’AIFA.
Alessia Reda morta a 24 anni dopo il vaccino Moderna. Lutto cittadino a Mendicino
Il Comune di Mendicino, come reso noto dal primo cittadino Antonio Palermo, ha proclamato il lutto cittadino: “Alla luce del dolore profondo che ha colpito la nostra comunità, per la perdita della nostra giovanissima Alessia ho appena deciso di proclamare un lutto cittadino. Le bandiere del Municipio saranno poste a mezz’asta. Alla famiglia di Alessia la mia personale vicinanza e quella di tutti i cittadini mendicinesi. Che la terra ti sia lieve, piccolo angelo”. Intanto, sono ancora gravi le condizioni delle 49 anni residente a Verzino, piccolo centro collinare del crotonese, ricoverata in Rianimazione all’ospedale civile di Crotone a seguito di un infarto intestinale, causato da coaguli nel sangue, sopraggiunto dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca.
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“Il vaccino AstraZeneca può dare fenomeni di trombosi con abbassamento delle piastrine. Per questo c’era la raccomandazione per l’uso preferenziale sugli over 60 anni. Ora lo scenario epidemiologico è cambiato, con la vaccinazione siamo a una fase più favorevole, si è aperta una riflessione nel Cts (Comitato tecnico scientifico)e un confronto con l’AIFA (Agenzia Italiana del farmaco). Nelle prossime ore ci sarà un parere e nessuno dubiti che vengano sottovalutati segnali di allerta sulla sicurezza”, ha assicurato il Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico, Franco Locatelli.