Alfredino Rampi: vicende simili, da Nicola Silvestri al piccolo Julen. Storie che rievocano la tragedia di Vermicino
1981, Vermicino, pozzo, Alfredino. Una parola dietro l’altra. Un’immagine, tante immagini. Paura, speranza, timore, lacrime. Una tragedia che dopo quarant’anni no ha smesso di smuovere sentimenti profondi in ciascuno di coloro che quella tragedia l’anno vissuta, anche soltanto attraverso le immagini della televisione. Da quel momento cambiò la coscienza di molte cose.
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Per la prima volta la Rai, e quindi la televisione, non era più soltanto una buona e brava compagna di giochi, che permetteva di passare in serenità qualche ora insieme a tutta la famiglia. In quel momento è andata in onda una telecronaca di una tragedia. Per la prima volta la televisione offriva la realtà, che poteva essere dura, durissima, impossibile da accettare.
Dopo quarant’anni Alfredino alberga nei nostri cuori, come una sorta di figlio o fratellino adottivo. La sua storia, la sua breve vita conclusasi in tragedia, è una pagina incancellabile che teniamo in serbo nella nostra memoria. La teniamo lì come un ricordo, struggente, doloroso ma indimenticabile, semplicemente perché Alfredino Rampi non potrà mai essere dimenticato.
Il ricordo di Alfredino Rampi porta alla memoria anche altri episodi drammatici, che hanno molte similitudini con la tragedia di Vermicino. Come la tragedia che vide coinvolta, in California nel lontano 1949, Kathy Fiscus, una bambina di meno di quattro anni che cadde in un pozzo. Anche lì, come a Vermicino, il grande dispiegamento di forze non riuscirono a salvare la piccola. questa tragedia ispirò anche un film di Woody Allen intitolato Radio Days.
E’ datato 1987, sempre negli Stati Uniti, ma questa volta in Texas, l’episodio che ha visto protagonista una bambina di soli 18 mesi, Jessica McClure, che cadde in un pozzo. Fu salva due giorni dopo. L’intero evento fu trasmesso in diretta dalla CNN che da quel momento divenne famosissima in tutto il mondo come all news.
Un’altra tragedia italiana è datata 20 aprile 1996. Il piccolo Nicola Silvestri di Scerni, di soli tre anni, cade anche lui, come Alfredino, in un pozzo artesiano. Il suo corpicino verrà recuperato la sera stessa. E come dimenticare la tragedia che vide coinvolto il piccolo Adrian Costan, di soli due anni, di origini rumene, cadde in un pozzo a Velletri. I soccorsi riuscirono nell’impresa di estrarlo vivo solo poche ore dopo, ma purtroppo il piccolo morì due giorni dopo in ospedale per un arresto cardiaco. Era il 1 aprile del 2017.
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Era invece il 13 giugno 2019 quando il piccolo Julen Rosello di due anni e mezzo cadde in un pozzo a Totalan, in Spagna. Il suo corpo senza vita verrà rinvenuto la notte del 26 gennaio 2019. Ben tredici giorni dopo. Tragedie di bambini ingoiati in voragini buie. Alcuni di loro erano piccoli che forse non si sono così nemmeno accorti che stanno morendo. illudiamoci di pensare che si siati. In maniera tale da non soffrire.
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