Alzheimer, dopo 20 anni approvato il primo farmaco per combattere la malattia. Una giornata storica per la ricerca
La terribile pandemia di Covid – 19 ci ha fatto pienamente comprendere quanto la ricerca scientifica sia fondamentale. In meno di un anno gli di tutto il mondo sono riusciti ad ottenere un risultato che in precedenza mai nessuno aveva mai raggiunto, nessuno aveva mai pensato lontanamente di raggiungere: la scoperta di un vaccino in un tempo così breve.
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E adesso quasi l’intero mondo sta godendo di questa straordinaria scoperta. Piano piano, dove tutto era chiuso per limitare al massimo il contagio, ora si sta riaprendo. La vita ritorna, quella che aveva preceduto la pandemia. Tutto ciò grazie al vaccino. Ma il 2021 potrebbe passare alla storia della ricerca scientifica per un’altra scoperta che segnerebbe un risultato straordinario per combattere un’altra terribile malattia: l’Alzheimer.
Il via libera che l’Fda al farmaco contro l’Alzheimer aducanumab, è arrivato nella giornata di oggi, è una notizia che vive una speranza nelle milioni di persone che nel mondo di questa terribile malattia. Esattamente cos’è l’Fda che ha dato questo sospiratissimo ed attesissimo via libera? La Food and Drug Administration è l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici ed è dipendente dal Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America.
Secondo il giudizio espresso dall’ente americano la terapia in atto da Biogen è valida messa per rallentare il decorso della malattia. La decisione dell’Fda è stata contrastata dalla commissione indipendente di esperti dell’agenzia e anche di altri esperti di Alzheimer, perché ritengono che i risultati non sufficienti a provare l’effettivo beneficio del farmaco sui pazienti.
Alzheimer. la terapia
Fda kha comunque richiesto un ulteriore test clinico. Ma in cosa consiste questa terapia per combattere l’ Alzheimer? La terapia consiste in una iniezione, con malattia mensile per via endovenosa, che, secondo i ricercatori di Biogen, contribuirà a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. La grande novità è che questo farmaco non si limita ad aggredire i sintomi della demenza, ma va oltre, interessandosi direttamente del decorso della malattia, rallentandola.
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Il commento dei nostri ricerca
La ricerca di una terapia valida per combattere l’Alzheimer è diventata una sorta di chimera. Centinaia sono stati i test falliti e questo dare l’idea di quanto può essere complessa sia la materia della ricerca. “Oggi è una giornata storica, commentatore entusiasta su Twitter il virologo Roberto Burioni. Approvato da FDA il primo farmaco efficace contro il morbo di Alzheimer”.
“E’ il primo farmaco dopo vent’anni che sembra poter aiutare i malati, ma non sarà per tutte le persone colpite da Alzheimer” spiega Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele Roma. Qualora il farmaco ricevesse l’approvazione da parte di Ema ed Aifa occorrerebbe, ha spiegato ancora il direttore Rossini, porre la massima attenzioni sui possibili effetti collaterali.