Pojana è creato dall’attore veneto Antonio Pennacchi, conosciuto anche grazie a Propaganda Live su La7 prima di diventare un libro: l’origine
Quel suo Ciao terroni su YouTube nel 2018 aveva ottenuto molte visualizzazioni (più di 800mila sul sito) e tantissime condivisioni sul social. Poi è arrivata Propaganda live che l’ha fatto conoscere anche al pubblico televisivo ma Andrea Pennacchi era già noto a quello teatrale.
Attore padovano con un ghigno particolare, tra i suoi personaggi c’è Pojana che ha portato al grande pubblico proprio dal palco di La7. Ma chi è il Pojana? Il classico padrona della piccola-media azienda veneta che per nessuna ragione vuole ascoltare chi rivendica i proprio diritti sul lavoro.
Al contempo il personaggio lascia anche spazio all’attore, al Pennacchi figlio di partigiano detenuto in un campo di concentramento con spunti di riflessione che potrebbero essere diversi dall’accigliato imprenditore. Il personaggio è diventato anche un libro, Pajana e i suoi fratelli.
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Pjana di Andrea Pennacchi ispirato da Shakespeare
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Per gli appassionati di sport e del calcio in particolare, il volto di Andrea Pennacchi sarà riconosciuto in quello di Florindo Baggio, il padre di Roberto nella produzione Netflix ora presente sulla piattaforma streaming, Il divin codino. Ma anche nel successo di Sky Pedra nei panni di un poliziotto.
Frank Ford è un personaggio di Shakespeare e da un’adattamento di Pennacchi il è stato soprannominato Pojana. Un uomo armato con in casa i fucili a pompa adatto nella nuova storia ricreata in Veneto. Un personaggio non proprio buono ma non troppo furbo che – come ha detto l’autore in un’intervista a L’Eco di Bergamo, “a volte dice delle verità, robe che la gente sente dentro”.
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52 anni e una laurea in Lingue, Pennacchi dopo tanto teatro (ha frequentato Teatro Popolare di Ricerca – Centro Universitario Teatrale di Padova) è arrivato tardi in televisione con La distanza giusta nel 2007, film di Carlo Mazzacurati. Ma con il video del 2018 prima e Propaganda Live poi ha ottenuto notorietà anche dal pubblico diverso dal solito e più giovanile.
