Il Cardinale Marx di Monaco ha scritto una lettera a Papa Francesco. Al centro della decisione la pedofilia: “Chiesa è a punto morto”
Il Cardinale di Monaco Reinhard Marx si è dimesso e lo ha fatto con una lettera indirizzata al pontefice Papa Francesco. Nel comunicato reso pubblico ha usato parole pesanti e riguardano un tema che da decenni scotta la Chiesa Cattolica e ancor di più le sue vittime, la pedofilia. La Chiesta sul tema “è arrivata a un punto morto” ha scritto, ammettendo il fallimento dell’intera istituzione.
Dimissioni che rientrano nelle tensioni che ci sono state tra l’episcopato tedesco e il Vaticano e che hanno al centro sempre i delitti della pedofilia che sono stati anche oggetto di riforma nel diritto canonico. Nel libro VI del codice i reati suoi bambini non sono più considerati tropo vaghi delitti contro obbligazioni dei chierici ma contro la vita, la dignità e la libertà degli uomini. Nella lettera Marx ha parlato di “corresponsabilità per la catastrofe degli abusi sessuali” che sono stati commessi nei decenni ma anche di “molti fallimenti personali ed errori amministrativi”. Di recente il Papa aveva inviato a Colonia, in quella che è l’Arcidiocesi più grande della Germania, due vescovi chiamati a indagare su presunti casi di abusi sessuali su minori.
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Cardinale Marx: “Vittime trascurate”
Un’accusa contro alcuni prelati che “non vogliono accettare questa corresponsabilità”, contro la Chiesa per degli errori sistematici ma anche una chiara presa di posizione personale, una rinuncia perché indagini e perizie hanno dimostrato che molte cose non sono andate per il verso giusto nella lotta agli abusi sui minori.
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Prete da quarantadue anni e vescovo da venticinque, è Cardinale di Monaco e Frisigna dal 2007 e dal 2014 al 2020 è stato presidente della Conferenza Episcopale Tedesca. “La trascuratezza e il disinteresse per le vittime è stata certamente la nostra più grande colpa in passato” ha scritto, una presa di posizione che getta certamente altre ombre sull’operato della Chiesa cattolica particolarmente in Germania. Infine chiede a Francesco di continuare ad essere prete e vescovo della diocesi.