Tiziana Cantone, nell’ultimo servizio della trasmissione di Italia 1 si indaga sul misterioso fondatore della società
Roberta Rei de Le Iene ieri si è occupata di nuovo di Tiziana Cantone, la giovane napoletana vittima di revenge porn trovata senza vita nella sua casa a Mugnano di Napoli nel 2016. Pochi giorni fa la Procura di Napoli Nord che ora indaga per omicidio, ha disposto la riesumazione della salma. Ma il servizio andato in onda ieri sera (la prima parte, ce ne sarà un’altra) ha posto attenzione più sulla Emme Team che sul caso in sé.
Questa società americana che si è occupata anche di altri fatti di cronaca nera italiana come il cavo Vannino, ha avuto un ruolo decisivo perché grazie ai suoi esperti ha mostrato alcuni elementi fondamentali ai fini dell’indagine come la scoperta di due DNA maschili su foulard con il quale la donna si sarebbe suicidata e la manomissione dell’iPhone e dell’Ipad.
Consultato altri esperti nel servizio vi evince come possano essere messe in dubbio le scoperte della Emme Team sul DNA del foulard a causa del mondo di conservazione del pezzo e di un grossolano errore sulla cancellazione dei dati dei dispositivi elettronici: si tratterebbe solo dell’eliminazioni dei dati preferiti.
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L’inchiesta de Le Iene sulla Emme Team
Roberta Rei ha intervistato l’avvocato Salvatore Pettirossi dello studio associato con la Emme Team. Nel corso della chiacchierata era presente anche il fondatore della società in collegamento via Skype ma senza mostrarsi: la telecamera era spenta e pubblicamente non ha mai mostrato il suo volto. In più suggeriva al legale tramite auricolare cosa dire.
Il fondatore della società di essere italo-americano ma come la giornalista de Le Iene (laureata in Lingue) ha stigmatizzato il suo inglese non proprio da americano. Le principali scoperte riguardano la sua identità, anzi, la non identità. A parlare attraverso il computer sarebbe John Peschiera ma i giornalisti di Italia 1 scovano un contratto dove dichiara che il suo vero nome è Henry Iovine, nato a Milano, ma non c’è traccia di questo nome nell’ufficio anagrafe meneghina.
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C’è anche un documento dello Stato americano del Nevada ma non esiste l’indirizzo indicato. Sarebbe però reale la foto. Dopo altre ricerche la Rei trova un’altra foto che viene mostrata al conduttore Enzo Iacchetti per sapere se è quella persone. “Ho avuto a che fare”, dice sorridendo guardando lo scatto. La società americana ha risposto al servizio accusando Le Iene di aver montato il video per infangare il loro lavoro-