Un operario di 38 anni, originario di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, è morto schiacciato dal muletto che stava manovrando
Oggi, 2 giugno, si celebra la Festa della Repubblica che, come recita il primo articolo della Costituzione, la più bella del mondo secondo il Premio Oscar Roberto Benigni, è fondata sul lavoro. Eppure nel nostro Paese proprio per il lavoro si continua a morire: un uomo di 38 anni, Marco Celant, originario di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, è morto per le gravissime ferite riportate in un incidente sul lavoro verificatosi in un’azienda, specializzata in sistemi e finiture in alluminio, di San Vito al Tagliamento.
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L’operaio stava manovrando un “muletto” quando quest’ultimo si è ribaltato schiacciandolo all’altezza della testa. Ricoverato all’ospedale di San Vito, è morto poco dopo il suo arrivo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Vigili del fuoco, il personale sanitario, arrivato con l’ambulanza e l’elisoccorso, e i carabinieri che si sono occupati, insieme ai tecnici dell’Azienda sanitaria, dei rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia.
Pordenone, incidente sul lavoro: morto un operario di 38 anni. Aperta un’inchiesta per omicidio colposo
La Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un’inchiesta senza indagati per omicidio colposo e disporrà nei prossimi giorni l’autopsia. “Una tragedia che ci impegnerà molto nell’accertamento dei fatti, l‘impressione è che l’azienda fosse attenta alla sicurezza del lavoro“, ha commentato il Procuratore capo di Pordenone Raffaele Tito sulla base di quanto accertato in un primo momento dai carabinieri che indagano con lo Spisal, il Servizio di Prevenzione degli Infortuni negli Ambienti di Lavoro. Intanto il muletto e l’area teatro del tragico incidente sono stati posti sotto sequestro. La vittima era in possesso del patentino necessario per la guida del muletto.
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“A nome di tutta l’Amministrazione regionale esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari, agli amici e ai colleghi del giovane uomo morto a San Vito sul Tagliamento mentre stava lavorando. Un fatto così grave ci deve spingere a riaffermare il valore assoluto della sicurezza in ambito lavorativo“, il cordoglio espresso dal Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.