La Nazionale attori nel 2021 compie mezzo secolo. Tra i promotori c’era il regista friulano e doveva partecipare anche a un campionato Figc
Questa sera su RaiDue dal Maradona di Napoli sarà trasmessa la partita di beneficenza che si è giocata lo scorso 24 maggio in quello che fu lo stadio San Paolo. L’evento organizzato Calciatori italiani Onlus si intitola Una notte per Diego. Non poteva non tenersi nello stadio che porta il suo nome e che vede gli attori napoletani giocare contro altri colleghi del resto d’Italia.
L’evento oltre a sensibilizzare i giovani ai tempi del bullismo e contro le discriminazioni di genere, è anche occasione per festeggiare il 50esimo anniversario della Nazionale Attori, quella che fu anche di Pier Paolo Pasolini, da sempre attiva in iniziative di beneficenza. Era infatti nota la passione per il calcio che aveva il poeta e regista. Non mancarono le occasione dove si fermava a scalciare la palla nelle borgate romane e proprio nella capitale trovò la sua fondazione.
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Nazionale cantanti, il campionato mancato e L’ultima partita di Pasolini
Oltre al regista friulano tra i promotori compaiono i nomi di Ninetto Davoli, Giorgio Bracardi e atri. Era il 1971 e dopo i primi anni di attività si decise di fare un piccolo ma importante passo, partecipare a una competizione organizzata dalla Figc. La Nazionale Attori, che per un po’ aveva condiviso la squadra con i cantanti, doveva partecipare al campionato provinciale di Terza Categoria Roma, la serie più bassa, nella stagione 1976-1977. Nel novembre del 1975, però, Pasolini fu ucciso a Ostia e il progettò naufragò come la sua vita all’idroscalo.
Un mese e mezzo prima Pasolini giocò la sua ultima partita. Era il 14 settembre e nel 2019 il regista Giordano Viozzi ha anche raccontato quel match che si giocò nella Marche, a San Benedetto del Tronto.
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Il documentario L’ultima partita di Pasolini parte proprio dalla passione per il pallone rotolante sul terreno di gioco che aveva il poeta fino a toccare altri temi come la trasformazione della provincia proprio con l’occhio tipicamente pasoliniano, attendo ai cambiamenti e agli sviluppi che possono essere anche involuzioni. La gara si giocò in quella località vacanziera perché lì Ninetto Davoli aveva da poco finito di girare il film Il vizio ha le calze nere.