Il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica: vediamo cosa accadde esattamente 75 anni fa in Italia, poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi, mercoledì 2 giugno 2021, la Repubblica italiana compie 75 anni. Come da tradizione, il Paese si ferma per festeggiare la speciale ricorrenza, ricordando il passaggio dal sistema monarchico di Casa Savoia a quello repubblicano. Le celebrazioni si tengono ogni anno a Roma con la tradizionale parata delle Forze Armate lungo i Fori Imperiali e il sorvolo delle Frecce Tricolore, alla presenza delle autorità dello Stato. Il Presidente della Repubblica inoltre rende omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro.
Quest’anno però, come accaduto nel 2020 a causa dell’emergenza pandemica, non si terrà la parata presso i Fori Imperiali. Il capo dello Stato Sergio Mattarella sarà comunque presente all’Altare della Patria per dare il suo omaggio. Non mancheranno neanche le Frecce Tricolore che in occasione dello speciale anniversario torneranno sui cieli di Roma. Alle 19.30 si terrà poi un discorso del Presidente della Repubblica, della durata di venti minuti, direttamente dal cortile d’onore del Quirinale alla presenza del Primo ministro Mario Draghi e di tutto l’esecutivo.
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L’Italia rende omaggio alla Repubblica: ecco cosa accadde il 2 giugno 1946
Quando l’Italia passò dalla Monarchia alla Repubblica era da poco finita la Seconda Guerra Mondiale. In seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, cominciò nel Paese la guerra di Liberazione dal nazifascismo, la cui fase terminò il 25 aprile 1945. Successivamente, il governo formato dai partiti del Comitato di Liberazione Nazionale fissò al 2 giugno 1946 la data per l’elezione dell’Assemblea Costituente, con il fine di scrivere la Costituzione.
Furono le prime consultazioni politiche libere dopo 25 anni e le prime in cui le donne ebbero il diritto di votare. In quello stesso giorno i cittadini italiani furono chiamati anche a determinare, tramite referendum a suffragio universale, la forma di Stato da dare all’Italia dopo la guerra: da una parte l’istituto monarchico, dall’altra la Repubblica. Circa un mese prima del voto, il re Vittorio Emanuele III tentò inaspettatamente di risollevare le sorti della dinastia sabauda abdicando in favore del figlio Umberto II.
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Tuttavia la mossa non portò ai risultati sperati. Il referendum istituzionale, che segnò un’affluenza senza precedenti, sancì la nascita della Repubblica italiana con 12.718.641 di voti a favore, contro i 10.718.502 per la Monarchia e con 1.498.136 schede nulle o bianche. Il risultato del voto dei cittadini fu poi reso pubblico il 18 giugno 1946. La prima celebrazione avvenne il 2 giugno 1947, mentre l’anno successivo si tenne la prima parata militare lungo i Fori Imperiali a Roma. Nel 1949 il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale.
#Mattarella: Celebriamo una ricorrenza particolarmente importante: settantacinque anni or sono il popolo italiano, lasciandosi alle spalle le tragedie della dittatura e della guerra, scelse la #Repubblica pic.twitter.com/TibKVgXtMP
— Quirinale (@Quirinale) June 1, 2021