Il film intitolato “Il patto dei lupi” è tratto da una tragica vicenda realmente accaduta in Francia nella seconda metà del Settecento, quella della Bestia del Gévaudan.
Il patto dei lupi è un film francese del 2001 diretto dal regista Christophe Gans. Prodotta dalla Davis – Films in collaborazione con altre case cinematografiche, la pellicola, del genere d’azione con atmosfere dark, a livello internazionale ha incassato complessivamente 70 milioni di dollari: considerando che per realizzarlo sono stati spesi 30 milioni di dollari, i risultati del botteghino si sono rivelati un discreto successo.
Il film è ambientato in Francia durante il 18esimo secolo. Nel corso della Rivoluzione francese, un marchese chiuso nel proprio castello inizia a scrivere della sua vita passata, ricordando che nella provincia di Gévaudan numerose persone erano state uccise da una bestia. Le vicende ruotano attorno alla misteriosa scia di sangue. Il re Luigi XV avvia le indagini con il fine risolvere l’enigma e catturare il famelico animale, inviando sul posto un noto cavaliere del regno e il suo aiutante. I due però, oltre alla bestia, se la devono vedere anche con l’ignoranza e la superstizione dei cittadini, affrontando risvolti inaspettati.
Per la composizione del cast erano stati scelti principalmente attori giovani, per rappresentare il nuovo cinema francese, affiancati da alcuni veterani. I protagonisti del film sono interpretati da Samuel Le Bihan ed Émilie Dequenne. Presenti anche Vincent Cassel e Monica Bellucci. Il film ha ricevuto alcuni riconoscimenti, tra cui il premio del Cabourg Romantic Film Festival a Émilie Dequenne come miglior attrice esordiente e il premio César per i migliori costumi a Dominique Borg. Non tutti sanno che la pellicola è tratta da una tragico fatto realmente accaduto in Francia nella seconda metà del Settecento.
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Il film Il patto coi lupi è ispirato alla vicenda storica della cosiddetta Bestia del Gévaudan, un feroce animale mai esattamente identificato che nell’antica regione della Francia centro-meridionale avrebbe ucciso tra gli anni 1764 e 1767 oltre 100 persone. Le vittime furono in prevalenza donne e bambini. Il numero dei morti varia a seconda delle fonti, ma uno studio ha stimato che ci siano stati in totale 210 attacchi, con 113 vittime e 49 feriti. Le sembianze del famelico animale non sono mai state chiarite, troppe le testimonianze discordanti: c’era chi lo descriveva come un leone, chi come un lupo e chi come una iena.
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La Corona di Francia impiegò notevoli quantità di denaro per dare la caccia al predatore. Nel corso di quegli anni, nonostante la bestia fosse stata dichiarata più volte uccisa dai cacciatori, le morti non si erano arrestate. Per questo tra la popolazione iniziò a circolare l’idea che in realtà avesse poteri sovrannaturali. Il massacrò andò avanti per tre anni, fino a quando un uomo uccise probabilmente la vera bestia: dopo quell’evento non si verificarono infatti altri attacchi. Il mistero della natura della Bestia del Gévaudan tuttavia non fu mai chiarito: tra le varie ipotesi, c’è quella secondo cui fosse un ibrido di lupo e cane particolarmente aggressivo, allevato di nascosto da qualcuno che lo lasciava libero di sfogare la sua ferocia sui poveri malcapitati che lo incontravano.
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