MotoGp Mugello Tabellino Gara – In una giornata condizionata dalla notizia della morte di Jason Dupasquier, pilota della Moto 3 che ha avuto un incidente proprio durante le prove del Gran Premio d’Italia del Mugello, la MotoGp si corre per legittimare il dominio di Quartararo, titolare della pole position e attuale leader della classifica nonostante la doppia vittoria del Ducatista Jack Miller, oppure per dare al pilota di casa Francesco Bagnaia l’ottima chance di superare il francese in classifica, secondo in griglia per la partenza. Valentino Rossi invece parte 19esimo in settima fila, proprio alle spalle di Petrucci, mentre Marc Marquez scatterà dall’11esima, dopo Franco Morbidelli e il campione del mondo Joan Mir.
Al via non ci sono particolari sorpassi, ma la gara dopo appena un paio di giri viene subito segnate dalla caduta di Bagnaia e dello stesso Marquez, che perdono in curva il controllo delle proprie moto nell’arco di un minuto. Già poco dopo la partenza Quartararo sulla sua Yamaha sembra destinato a vincere ancora, con un vantaggio che riesce presto a raggiungere di 3,2 secondi sul secondo Zarco e sul terzo Oliveira. La corsa sembra quindi prerogativa della scuderia giapponese, per quanto alla quarta e alla quinta posizione Mir e Rins siano partiti molto forte e pronti a dare battaglia, sia con gli avversari, sia tra di loro, in una rivalità che si ripresenta dallo scorso anno.
Giro dopo giro è così il francese a consolidare la propria posizione, capace di finire il Gp in testa a meno di improvvisi crolli delle proprie gomme, difficile con un asfalto così pulito, nonostante le temperature siano discretamente alte. Miller, l’altro ducatista, è settimo dietro a Binder, ma spera di recuperare qualche posizione per poter raccogliere punti preziosi per la classifica generale. Nelle prime posizioni a otto giri dalla fine Oliveira con la sua Ktm è bravo a soffiare il secondo posto a Zarco, leggermente più in difficoltà con la sua Ducati Pramac, senza riuscire neanche a controsorpassare l’avversario in staccata, al termine del lungo rettilineo. Le Suzuki di Mir e Rins sono abili nel riportarsi sotto agli avversari che li precedono, fino al sorpasso ai danni di Zarco e rientrando legittimamente nella lotta per il podio. Mir riesce a superare più facilmente il rivale di quanto non riesca a fare Rins, che comunque rimane in prossimità, almeno fino al sestultimo giro, momento in cui gli riesce il definitivo sorpasso. Più che dalla bravura degli altri, la perdita di posizioni di Zarco dipende da lui stesso, perché anche Binder riesce abilmente a riprendere la scia del francese. Il connazionale Quartararo, l’altro transalpino, ha invece incrementato il vantaggio fino ai quattro secondi sugli avversari e in particolare sul secondo Oliveira, correndo praticamente come se la sua fosse ormai una passerella verso la vittoria, a soli cinque giri dalla fine. Dopo un’ottima corsa è però Rins a compiere un grave passo falso che lo costringe al ritiro, dopo essere scivolato per aver sbagliato completamente la staccata. Fuori anche Nagakami per una caduta, condannando definitivamente la Honda a un altro weekend negativo e quasi impalpabile per la classifica. Pirro sbaglia la traiettoria, ma rispetto ai rivali riesce invece a rientrare nel tracciato, per quanto recuperi solo l’ultima posizione in gara. Senza particolari ribaltamenti di fronte è così Quartararo a vincere l’ennesimo Gp, dando una dimostrazione di forza con la quale vuole seriamente candidarsi per la vittoria del titolo a fine stagione. Cambiamenti nelle posizioni successive per una penalità ai danni di Oliveira, per aver superato i limiti di velocità nell’area verde. Il pilota Ktm rimane sul podio, ma quest’ultima novità va tutta a vantaggio del campione del mondo in carica, che può così recuperare un’altra posizione, preziosissima ai fini della classifica. Miller, che aveva trionfato negli ultimi appuntamenti stagionali, conserva fino alla fine la sesta posizione, con dieci punti in più, ma bottini più pregiati sono riusciti a rimediare Mir, Oliveira, Zarco e Binder alle spalle del vincitore. Commovente la scelta di Quartararo di dedicare la vittoria a Dupasquier, sventolando la bandiera svizzera appena prima della premiazione e del podio, come poi riconfermato anche a parole nell’intervista post-gara. Confusione nel finale a livello di regolamento, perché la sanzione per Oliveira non appare più definitiva, dal momento che anche lo stesso Mir, che aveva guadagnato la posizione, ha commesso la medesima irregolarità, quindi per logica rimettendo in corsa anche Zarco per il podio, ma seguendo una regola di fatto non scritta. Sul momento, l’ordine di arrivo viene conservato come era in origine. Dopo Quartararo, Oliveira secondo e Mir terzo. Sicuramente un’eventualità da evitare nei prossimi Gp al Mugello. Regolamento a parte, il rammarico per il tifo di casa è quello di non vedere neanche una Ducati sul podio, un peccato per il Gp d’Italia nel cuore della Toscana.
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Ordine di arrivo
Quartararo, Oliveira, Mir, Zarco, Binder, Miller, A. Espargaro, Vinales, Petrucci, Rossi.
Classifica Piloti
Quartararo 105, Zarco 81, Bagnaia 79, Miller 74, Mir 69, Vinales 64, A. Espargaro 44, Binder 35, Morbidelli 33.
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