Milano peruviano ucciso mentre assiste ad una partita di calcetto.
Un altro giorno di ordinaria follia, dove si muore usando per non si sa quale motivo. Si verrà poi a sapere che sono i soliti, banali, sfruttatissimi futili motivi a stress morti altrimenti inspiegabili. Ogni città, ogni sua strada, ogni suo vicolo può diventare il luogo di un omicidio per futili motivi. Ogni occasione può essere buona per diventare teatro di atti di violenza che portano alla morte di qualche malcapitato. Ovviamente, sempre tutto accade per futili motivi.
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E questo è ciò che è accaduto ieri a Milano, in un centro sportivo in periferia del capoluogo lombardo, nelle vicinanze del quartiere Adriano. Un uomo di 38 anni, Adrian Yparraguirre Silva, peruviano, è stato accoltellato a morte mentre assisteva ad una partita di calcetto. Qualche anonimo aveva avvertito la polizia di un assembramento di alcune decine di persone di origine sudamericane.
In tutto non più di persone radunate, alcune per giocare e le altre per assistere ad un incontro di calcetto che rientrava in un torneo a 16 squadre organizzato dalla comunità peruviana a Milano denominato La Superleague. Non si conoscono esattamente i motivi che hanno poi portato la situazione a degenerare tragicamente. Per comprendere cosa sia avvenuto realmente in quel centro sportivo e quale sia stata la causa scatenante l’omicidio, le forze dell’ordine stanno interrogando i vari testimonianze.
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Dalle notizie, derivanti dalle prime. sommarie indagini delle forze dell’ordine, sembra che il diverbio che ha poi portato all’omicidio del peruviano non fosse legato all’evento sportivo che stavano seguendo, bensì sia giunto al culmine di un’accesa discussione tra sostenitori di due formazioni della Serie A peruviana, entrambe con sede nella capitale Lima: il Club Universitario de Deportes, di cui era tifoso il morto e alcuni suoi amici, e il Club Alianza Lima.
Quando è sopraggiunta la Volante della polizia, il ferito è stato caricato sull’auto ed immediatamente è stato avvertito il 118. Le condizioni del peruviano ferito sono apparse, fin da subito, disperate. Trasportato all’ospedale Niguarda, è spirato poco dopo in sala operatoria. Un altro giorno di ordinaria follia, dove si può morire davvero per futili motivi, come a causa della propria passione sportiva. A soli 38 anni.