Denise Pipitone, alta tensione a “Quarto Grado”. Gianluigi Nuzzi perde la pazienza con la ex pm Angioni: “Le sue indagini non sono servite a nulla”
La scomparsa nel nulla di Denise Pipitone, 17 anni fa, a Mazara del Vallo, appassiona non solo i telespettatori ma anche gli addetti ai lavori che si infervorano fino al punto di perdere l’aplomb: ieri sera la trasmissione “Quarto Grado”, in onda su Rete 4, condotta dai giornalisti Gianluigi Nuzzi e Barbara Scampini, si è occupata per l’ennesima volta proprio del mistero legato alla sparizione di Denise Pipitone.
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Al centro del dibattito della puntata di ieri sera i depistaggi che sarebbero stati orchestrati, con Sabrina Scampini che ha incalzato la ex pm Angioni: “Ma un po’ di senso critico, non dico di vergogna, ma qualcosa se l’è chiesto? È sempre sicura delle sue opinioni ma è anche la persona che all’inizio avrebbe dovuto indagare e invece ha reso l’indagine impossibile”. La Angioni ha replicato: “Ma state facendo il processo a me? Se volete che mi vergogni, mi vergogno pure”.
Quarto Grado su Denise Pipitone, Gianluigi Nuzzi contro la ex pm Angioni: “Le sue indagini non sono servite a nulla”
Messa all’angolo e passata dal banco della pubblica accusa a quello degli accusati, di fronte alle risposte evasive della ex pm Angioni, Gianluigi Nuzzi ha perso le staffe e ha sbottato: “Io non ho capito se il fine che voi vi proponete è cercare la bambina oppure volete demolire tutto quello che ho detto nelle altre trasmissioni?“. Poi l’affondo: “Accetto che lei dica che le chiedo che lavora fa. Noi qui cerchiamo di capire quali sono gli errori, ci basiamo sul lavoro degli inquirenti. Dottoressa, queste trasmissioni si fanno perché qualcuno ha sbagliato. E lei se non fa più il sostituto procuratore, forse un esame di coscienza dovrebbe farselo. E se lei non è più sostituto procuratore, è accaduto qualcosa e non è così brillante. Perché tutte le indagini di cui lei parla non hanno portato a nulla“.
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Dinanzi a tale accusa la Angioni ha ancora una volta tergiversato: “Noi non possiamo fare un processo”; a quel punto, Nuzzi, chiaramente spazientito per essere di fronte a un “muro di gomma”, ha ribattuto “Noi cerchiamo la verità, dottoressa” prima di chiudere bruscamente il collegamento video per poi, quando la Angioni non era più collegata, ringraziarla per la partecipazione al programma e augurarsi che “le incomprensioni, che ci sono state, siano dovute alla lontananza“.