Diretta televisiva, su Rai 1, a partire dalle 14.30, per i funerali di Carla Fracci, la grande étoile scomparsa, a 84 anni, due giorni fa. Il vedovo: “Ci stanno chiamando da tutto il mondo, dal Sudafrica al Giappone, da New York, da Londra. Una cascata di amore”
Sarà la Basilica di San Marco ad ospitare le esequie di Carla Fracci, l’etoile della danza mondiale scomparsa due giorni fa ad 84 anni. I ballerini del Teatro dell’Opera di Roma lasceranno una rosa bianca davanti al teatro così come faranno molti altri loro colleghi in tutta Italia. La cerimonia funebre sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai Uno a partire dalle 14.30. A Milano sarà lutto cittadino: bandiera civica a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici.
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Ieri si è chiusa, alle 18.00, la camera ardente allestita nel foyer del Teatro alla Scala di Milano: un onore concesso raramente ma, come ha precisato il sovrintendente Dominique Meyer, “Carla Fracci è stata non solo la ballerina più importante del Teatro degli ultimi cento anni ma anche una stella importantissima nella danza internazionale”. Ad accogliere il feretro della regina della danza proprio il sovrintendente Dominique Meyer, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al cultura di palazzo Marino, Filippo del Corno: un lungo applauso da parte del corpo di ballo del teatro, degli alunni dell’Accademia, del personale della Fondazione lo ha accolto dentro il foyer, presenti anche il Direttore del corpo di ballo, Manuel Legris, e il Direttore musicale Riccardo Chailly.
Oggi, in diretta televisiva, i funerali di Carla Fracci. Il vedovo: “Una cascata di amore”
Non riesce a darsi pace Beppe Menegatti, 91 anni, per quasi sessant’anni compagno di vita di Carla Fracci, suo consorte dal 1964, 10 anni dopo essersi conosciuti e innamorati, “galeotto” fu proprio il “Piermarini”: “Ho chiuso il mio telefono perché non resisto emotivamente, ci stanno chiamando da tutto il mondo, dal Sudafrica al Giappone, da New York, da Londra. Una cascata di amore“.
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Nell’ultimo periodo Beppe Menegatti, regista di tanti spettacoli della grande étoile, da “Medea” a “Turandot”, non ha mai lasciato da sola l’amore della sua vita, le è stato accanto fino all’ultimo con dedizione e affetto e ora è sopraffatto dal dolore: “Vorrei dire tante cose perché è una vita insieme, dal 1953 a oggi che ci si conosceva, abbiamo fatto tante cose, un figlio meraviglioso che è qui con me e presto arriveranno anche i nipoti da Roma ma è troppo triste. Troppo”. Nell’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” Beppe Menegatti ha infine rivolto un sentito ringraziamento alla “grande famiglia teatrale internazionale” che ha omaggiato l’amata moglie. A tal proposito, così il Teatro alla Scala l’ha salutata: “Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”; “La danza è poesia perché il suo fine ultimo è esprimere sentimenti anche se attraverso una rigida tecnica. Nostro compito è far passare la parola attraverso il gesto. Le tue scarpette restano eterne. Grazie Carla!”, il toccante tweet del Teatro “La Fenice” di Venezia.