Chi è Sabina Began l’ape regina dello scandalo che nel 2010 coinvolse Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, e alcune persone coinvolte nella cosiddetta inchiesta “Rubygate”.
Tornerà a parlare Sabina Began, l’ape regina di Silvio Berlusconi. Ora la donna vive a Istanbul, ma a breve si farà sentire di nuovo nel nostro paese. Secondo il Tempo la Began sarà protagonista di una intervista che tra qualche giorno apparirà su una rete televisiva nazionale. Nessuna indiscrezione su cosa dirà, né quale sia la rete che è riuscita ad assicurarsi l’intervista. Certo è che l’argomento Silvio Berlusconi sarà sicuramente toccato. E i contenuti saranno forti: “Gira voce di una straordinaria intervista che tra qualche giorno apparirà su una rete televisiva nazionale”, rivela sempre il quotidiano capitolino.
Chi è Sabina Began
Sabina Beganović, nota anche col soprannome di Sabina Began nasce ad Amburgo il 22 ottobre 1974, ed è un’attrice bosniaca.
Sabina Beganović è nata in Germania, ma si è poi trasferita in Italia, precisamente a Roma. Debutta sul piccolo schermo nel 1993 con una parte nella serie tv I ragazzi del muretto. Al cinema il suo ruolo più importante è stato in Aitanic di Nino D’Angelo negli anni 2000, dove è coprotagonista al fianco del regista-attore napoletano. Ha poi lavorato per lo più in film e serie televisive.
Began si è dichiarata amante dell’ex-primo ministro Silvio Berlusconi e ha dichiarato che sarebbe stato il suo pseudonimo a dare la denominazione “bunga bunga” al noto scandalo sessuale collegato ai presunti fatti indagati dall’inchiesta nota come “Rubygate”. È quindi stata tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Bari sulle accompagnatrici che l’imprenditore Giampaolo Tarantini avrebbe portato nelle residenza dell’allora primo ministro Silvio Berlusconi tra il 2008 e il 2009.
Nel 2012 Sabina Began ha dichiarato: “Sono innamorata di Berlusconi e voglio un figlio da lui”. Il 24 agosto seguente ha quindi dichiarato di aspettare un figlio da Silvio Berlusconi, ma a distanza di poche ore comunica di aver perso il bambino perché Berlusconi si era arrabbiato.
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Conosciuta anche con l’appellativo “ape regina“, il 13 novembre 2015 il Tribunale di Bari la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione per induzione e sfruttamento della prostituzione in relazione allo scandalo escort.