Villareal-ManchesterUtd: Tabellino e Highlights – Unai Emery, l’uomo dell’Europa League, insegue il suo quarto trofeo personale nella competizione dopo la tripletta con il Siviglia dal 2014 al 2016. Il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer vuole invece tornare a conquistare la competizione che aveva già vinto nel 2017, dopo quattro anni. L’esperienza del tecnico spagnolo contro il reparto offensivo favorito, con Cavani, Rashford, Greenwood e Bruno Fernandes intenti a replicare quanto di buono fatto in semifinale contro la Roma di Paulo Fonseca. Se i Red Devils sembrano ai posti di blocco favoriti, è però la gestione dell’allenatore del Villareal in queste partite a poter compensare abbondantemente le differenze, perché pur non avendo fino a questo momento incontrato avversarie particolarmente blasonate, almeno fino all’Arsenal, che comunque non è quello del passato, le maglie gialle finora non ha mai perso durante tutta la durata della competizione. Nei primi minuti di questa finale sono stati gli uomini di Solskjaer a mettere in difficoltà gli spagnoli, ma nel corso dei minuti la formazione iberica è riuscita a rialzare il baricentro, soprattutto grazie al contributo di alcuni calci piazzati. Dopo un paio di calci d’angolo, è al 29′ Gerard Moreno a portare in vantaggio con una deviazione di destro il Villareal superando con una traiettoria rocambolesca il portiere dello United De Gea. Ancora una volta, anche se particolarmente forti in attacco, gli inglesi si rivelano fragili nella retroguardia, soprattutto nelle azioni da fermo. Nonostante l’altezza media dei giocatori di Solskjaer sia invidiabile, i piazzamenti e le coperture in queste circostanze non sempre sono invidiabili, portando la squadra a subire tanti, troppi gol in molte partite. Tra tanti accorgimenti tattici un aspetto ancora non risolto da parte del tecnico norvegese, che anche in questa finale rischia di pesare moltissimo. Dopo la rete subita alla mezz’ora, i Diavoli Rossi saranno più nervosi, senza riuscire a ricrearsi invitanti occasioni da gool per poter pareggiare. Con pochi spunti in avanti anche Cavani se la prenderà parzialmente con i compagni di squadra, ma non è facile rifornire il reparto offensivo in situazioni dove la squadra avversaria sa coprirsi bene e ripartire con gran parte dei propri uomini dietro la linea del pallone. Fra i difensori del club spagnolo anche Raul Albiol, vecchia conoscenza del calcio italiano per aver militato tanti anni nel Napoli. In squadra anche Bacca, ex attaccante colombiano del Milan, abile del tenere alta la linea della squadra anche quando il Manchester attacca con maggiore veemenza. Con questa grande attenzione tattica da parte di tutti i suoi giocatori, Emery riesce a rientrare negli spogliatoi all’intervallo sul risultato a lui favorevole di 1-0, mentre Solskjaer è costretto a pensare a qualche soluzione alternativa, forse già dopo la pausa e all’inizio della seconda frazione di gioco. Serve una prestazione come quella vista contro la Roma all’Old Trafford per provare a ribaltare una partita che è iniziata tutt’altro che con il piede giusto, tra il nervosismo e la difficoltà di trovare soluzioni in avanti. Gli spagnoli sono invece bravi nello spegnere le speranze degli inglesi, anche prendendo dei falli preziosi a metà campo, frutto del pressing e del continuo dinamismo dei dieci giocatori di movimento in campo. Pochi tiri per lo United, giocare in questo modo non sarà sufficiente per gli inglesi per realizzare un’obbligatoria rimonta.
Nel secondo tempo non ci sono cambi, almeno non al termine dell’intervallo, con gli stessi 22 che rientrano dagli spogliatoi. Il Manchester è costretto a spingere, mentre il Villareal sempre ricominciare a giocare esattamente come aveva terminato la prima frazione di gioco. Gli spagnoli difendono bene, anche se lo United, pur con diversi errori in fase di impostazione, riesce nel mezzo di una mischia in calcio d’angolo, dopo che un’azione molto simile si era verificata proprio nei pressi della porta opposta, a pareggiare proprio con la punta uruguayana Cavani, che con grande determinazione riesce ad avere un impatto positivo sulla partita nel momento di massimo bisogno, nonostante un primo tempo in chiaroscuro. Al 55′ il risultato torna in parità, con la carica dei Diavoli Rossi e dei loro tifosi che ora guarda avanti per poter provare a completare la rimonta. Da questo momento in poi, per il quarto d’ora successivo, è praticamente assedio degli inglesi alla porta di Rulli, ma nonostante i tentativi degli uomini di Solskjaer, Albiol e compagni riescono a tenere, contenendo il potenziale offensivo degli avversari. Tante proteste per un presunto fallo di mano in area da parte di un difensore degli spagnoli, ma neanche il Var che assiste l’arbitro Clement Turpin segnala nulla al direttore di gara, perciò il gioco prosegue senza fischi a favore di un eventuale rigore. Dal 68′ in poi tornerà ad affacciarsi in avanti anche il Villareal, dopo aver sofferto troppo nella prima parte della ripresa, ma i tentativi degli uomini di Emery sono troppo sparuti e timidi rispetto a quelli degli avversari. Per dare equilibrio, il tecnico spagnolo sostituisce Bacca per fare spazio a Coquelin, ma la formazione perderà notevolmente anche la sua portata offensiva. Gli iberici ci provano in contropiede, soprattutto con Pedraza, ma lo United in questa fase della gara riuscirà a difendere senza particolare fatica. Le azioni più pericolose in questo momento sono tutte degli inglesi, per quanto il risultato rimanga fino a dieci minuti dalla fine in perfetto equilibrio. Emery inserisce anche Alcacer e Moi Gomez, ma non è facile rialzare il baricentro della squadra in questo momento. Non cambiano in alcun modo l’inerzia del match, Emery effettua altri due cambi per evitare i tempi supplementari, dando spazio anche ad Alberto Moreno e Gaspar al posto di Pedraza e Foyth, al momento troppo stanchi per poter dare un contributo efficace nel finale di gara. Pau Torres all’89’ ha sui piedi il tiro della vittoria, ma il pallone a giro finisce alto sopra la testa di De Gea, ma non di molto. Il Manchester si salva nel finale, senza che però riesca più a impensierire Rulli negli ultimi minuti di gioco del tempo regolamentare. Senza variazioni nel punteggio, sarà quindi la mezz’ora addizionale, ed eventuali rigori, a decidere l’esito della finale che vale l’Europa League 2020-21.
A Danzica i giocatori di United e Villareal devono ora provare a segnare, senza subire gol, nell’arco dei due minitempi da 15 minuti ciascuno. Entrambe le formazioni, dopo l’intera stagione disputata, sono molto stanche, ma sarà necessario dare fondo a tutte le energie per portare a casa un preziosissimo titolo stagionale, per quanto si tratti della seconda competizione continentale. Il Manchester sembra ancora una volta più propositivo in questa fase. Quando attaccano gli iberici, gli inglesi hanno modo di recuperare palla e ripartire in velocità, ma spesso i centrocampisti degli inglesi, Bruno Fernandes compreso, non riescono ad essere precisi in fase di manovra, con la tendenza a sprecare molte opportunità preziose. All’inizio del primo tempo supplementare ci sono comunque lunghe fasi di possesso palla, con la fatica che la fa da padrone. Anche il campo inizia ad appesantirsi per la pioggia sopraggiunta sullo stadio polacco. Alberto Moreno al 98′ da sinistra ha una buona opportunità, ma il suo tiro finisce alto senza impensierire De Gea. Molto simile la traiettoria del tiro di Alcacer, pressato con maggiore attenzione dai difensori di Solskjaer, ma sbagliando la conclusione da una posizione più centrale. A questo punto il tecnico norvegese dello United sostituisce Greenwood per fare spazio a Fred, per dare un minimo di equilibrio in più alla squadra, almeno a centrocampo. Nel primo tempo supplementare non ci sono però opportunità concrete di andare in gol, né per una squadra né per l’altra, così sarà il secondo a poter decidere questa partita, che comunque sembra sempre più avviarsi inesorabilmente ai calci di rigore. La chance di portare la sua squadra in vantaggio è ancora una volta sui piedi di Alcacer, su una buona ripartenza del Villareal, ma in questa occasione è provvidenziale il recupero e l’intervento di McTominay per strappargli il possesso del pallone. A quattro minuti dai calci di rigore Solskjaer prova a giocarsi la carta James, addirittura richiamando in panchina un giocatore prezioso, anche per eventuali penalty, come Paul Pogba. Un scelta coraggiosa e allo stesso tempo rischiosa. Azioni che possono portare ulteriori reti e rompere l’equilibrio però non se ne vedono, tanto che l’arbitro Turpin al termine dei tre minuti di recupero è costretto dopo il triplice fischio a comandare i calci di rigore per decidere quale squadra avrà diritto a sollevare il trofeo europeo. Nel finale spazio anche a Mata e Telles per lo United, a Raba per il Villareal, ma il loro ingresso servirà solo in ottica rigori.
Giocatori dello United e del Villareal tutti in cerchio per darsi la carica. Sono all’ultimo atto, quello decisivo, e mai come ora gli episodi potranno essere determinanti. Basta un gol in più o in meno dal dischetto degli undici metri, una parata in più o in meno per De Gea e Rulli, e anche la finale di Europa League sarà decisa nella lotteria dei penalty. Gerard Moreno e Juan Mata non sbagliano i primi rigori battuti. La parità continua anche nel secondo turno, con i rigoristi tutti a segno. De Gea sfiora il pallone calciato da Alcacer, ma non riesce a respingere il terzo rigore battuto dal Villareal. Per contro Bruno Fernandes riesce senza particolari difficoltà a mettere a segno il suo. Alberto Moreno e Rasford fanno il proprio dovere, perciò sarò il quinto ed eventuale ultimo rigore a decidere la sorte delle finaliste. Parejo segna, Cavani pure, quello che era il penalty più pesante. Saranno i rigori a oltranza a decidere, dal momento che nessuno dei due portieri è finora riuscito a segnarne uno. Moi Gomez e Fred non sbagliano, Albiol e James fanno altrettanto. In una serie praticamente infinita, con tutti i rigori a segno, la finale si decide alla fine sull’errore di De Gea, copo che il collega Rulli era riuscito a fargli gol, al termine del giro di tutti i rigoristi. Il Sottomarino Giallo può così alzare la coppa tanto sognata, battendo una squadra di tutto rispetto come il Manchester United, ostica fino alla fine. Ancora una volta è una squadra spagnola ad alzare questo trofeo e Unai Emery si riconferma signore della competizione, per la gioia di tutti i tifosi del Villareal presenti e incollati alla tv.
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Reti: Moreno 29′, Cavani 55′
Villareal (4-3-3): Rulli, Pedraza (Alberto Moreno 88′), Torres, Albiol, Foyth (Gaspar 88′), Trigueros (Moi Gomez 77′), Capoue (Raba 124′), Parejo, Pino (Alcacer 77′), Moreno, Bacca (Coquelin 60′).
Allenatore: Unai Emery
Manchester United (4-2-3-1): De Gea, Shaw, Lindelof, Bailly (Tuanzebe 116′), Wan-Bissaka (Mata 123′), McTominay (Telles 123′), Pogba (James 116′), Rashford, Bruno Fernandes, Greenwood (Fred 100′), Cavani.
Allenatore: Ole Gunnar Solskjaer
Arbitro: Clement Turpin
Ammoniti: Capoue, Bailly, Foyth, Cavani
Espulsi: –
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