Una bomba di calciomercato esplode nella mattina di oggi, giovedì 27 maggio, Massimiliano Allegri è il nuovo allenatore della Juventus. I motivi del clamoroso ritorno in bianconero
Una clamorosa bomba di calciomercato esplode nella tarda mattinata di oggi, giovedì 27 maggio. Come riporta il sito esperto in trattative calciomercato.it Massimiliano Allegri sta per firmare il contratto che lo legherà alla Juventus per le prossime tre stagioni.
L’accelerazione è avvenuta in queste ore quando, dopo le dimissioni di Antonio Conte dall’Inter e di Zinedine Zidane dal Real Madrid, Andrea Agnelli ha deciso di giocare il tutto per tutto per convincere il tecnico di Livorno a sedersi di nuovo sulla panchina bianconera. Panchina dove dal 2014 al 2019 ha conquistato 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane e sfiorato due volte la Champions League persa in finale nel 2015 con il Barcellona e nel 2017 con il Real Madrid.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Juventus, Pirlo a rischio esonero dopo il ko in Champions: i possibili sostituti
La firma ufficiale sul contratto ancora non c’è, arriverà subito dopo l’esonero ufficiale di Andrea Pirlo, ma l’accordo si ed è un triennale, con opzione per il quarto, a cifre importanti ma comunque in proporzione inferiori rispetto alla prima esperienza di Allegri alla Juventus. L’effetto Covid, inevitabilmente, si fa sentire anche su questo versante.
Calciomercato Juventus, Allegri è il nuovo allenatore: i motivi del ritorno
Chiari e netti i motivi della scelta di Massimiliano Allegri peraltro anticipata lo scorso 21 marzo dalla redazione di Cronaka 12. Tre in particolare. Il primo, tornare, da trionfatore, nella società che nel 2019 lo ha messo alla porta in malo modo per avventurarsi nella doppia avventura Sarri più Pirlo.
Avventura che, al di la dei trofei conquistati in Italia, ma quello avveniva anche con Allegri, non è mai minimamente decollata nella corsa alla Champions League, l’unico vero trofeo che vogliono a Torino, l’unico trofeo che manca da 25 anni, dal 22 maggio 1996.
Il secondo una rivincita personale, fortissima, contro chi, Fabio Paratici, lo aveva spinto via dalla Continassa con l’accusa di pensare poco al bel gioco. E contro chi, Andrea Agnelli e Pavel Nedved, l’aveva avallata.
La terza, forse quella meno elegante, ma probabilmente la più realistica. L’impossibilità di sedersi sulla panchina del Real Madrid dove di fatto è la terza scelta dopo Antonio Conte e Raul Gonzalez ed il crollo repentino dell’Inter dell’amico Beppe Marotta che passa dal fresco trionfo Tricolore ad un ridimensionamento tecnico ed economica di portata clamorosa.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Calciomercato, il patto segreto che porta Zidane alla Juventus: i dettagli
Sarà vera gloria? I precedenti grandi ritorni in bianconero, quello di Giovanni Trapattoni e quello di Marcello Lippi sono a corrente alternata. Il Trap nella seconda avventura bianconera, triennio 1991-1994 conquistò solo una Coppa Uefa mentre Lippi, triennio 2001-2004 conquistò due Scudetti in tre stagioni, tra cui quello storico del 5 maggio 2002. A Massimiliano Allegri il compito di aggiornare in positivo anche questa statistica.