Roberta Siragusa, nell’incidente probatorio davanti al Gip l’accusa deposita il video dove un uomo brucia la ragazza che era ancora viva
Un video con immagini terribili è stato depositato dall’accusa nell’incidente probatorio davanti al Gip Angela Lo Piparo che si sta occupando della morte di Roberta Siragusa, la ragazza di 18 anni uccisa a gennaio a Caccamo, nel Palermitano. Ad essere accusato dell’omicidio è Pietro Morreale, il fidanzato della giovane, imputato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
Secondo il Pm la persona che si vede nel video che cosparge di benzina il corpo della vittima e lo prende per i piedi è Morreale. La scena è stata ripresa dalle telecamere di un piazzale nei pressi del campo sportivo di Caccamo.
Il corpo fu trovato domenica 24 gennaio 2021 quando lo stesso Morreale aveva indicato ai carabinieri il luogo dove cercare, sul monte San Calogero. Inizialmente quella mattina si era diffusa la notizia che il ragazzo aveva confessato l’omicidio ma poi il suo legale smentì questa versione.
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Roberta Siragusa, video mostrato anche alla famiglia
Pietro Morreale resta comunque al momento l’unico imputato. Dall’autopsia emerse che Roberta fu prima colpita al volto con un oggetto contundente e che morì a causa delle fiamme dopo qualche minuto di agonia, prima di essere gettata nel dirupo sul monte. Le immagini, emotivamente forti, sono state mostrate anche ai familiari della vittima, i genitori e il fratello. Il quadro indiziario a carico di Morreale si è trasformato in “quadro probatorio gravissimo” hanno detto gli affocati della famiglia Giuseppe Canzone e Sergio Burgio.
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Il Comune di Caccamo il mese scorso ha avviato l’iter per istituire il Premio Roberta Ragusa che sarà assegnato ogni anno alle persone che si distinguono per l’impegno nella lotta alla peri opportunità e alla violenza sulle donne. Il comitato promotore è composto da varie anime, laiche e religiose, dalla famiglia delle ragazza e da diverse realtà associative.