Gabriele Paolini, è stato condannato a 5 anni per abusi sessuali su minori, il disturbatore Tv è stato giudicato dalla sezione della Corte d’Appello di Roma.
Il disturbatore è stato accusato per induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e mancata violenza su minore. La sentenza è stata emessa dai giudici della corte d’appello di Roma.
I reati sono stati confermati con le accuse già emerse nel corso del processo di primo grado, questo ha convalidato la pena che era stata stabilita nella sentenza primaria.
Il processo risale al 2013, riguardava una relazione che l’uomo aveva instaurato con un ragazzo di 17 anni, gli inquirenti hanno accusato il disturbatore di aver indotto alcuni minorenni ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di regali e denaro.
Il disturbatore della tv fu arrestato e condotto in carcere 7 anni fa per i reati di prostituzione minorile e ottenimento di materiale pedopornografico, per poi essere scarcerato dopo alcuni mesi.
La prima sentenza è giunta nel 2017 con la condanna del Tribunale di Roma, con i suoi legali aveva fatto ricordo, ma la corte d’Appello ha confermato le accuse.
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Gabriele Paolini, secondo il disturbatore tv si tratta di una sentenza e un complotto contro il suo personaggio
Claudia Terracina il pm che ha capitanato l’accusa, aveva chiesto una pena di 6 anni di reclusione, per il condannato la sentenza potrebbe avere valore e soprattutto natura moralista e omofoba.
Secondo la difesa dell’uomo tutta la vicenda è avvenuta per via di una relazione omosessuale, secondo il disturbatore tv se l’accusa fosse stata fatta a discapito di due persone di diverso sesso e avrebbe coinvolto una minore femminile, tutto sarebbe stato diverso.
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Intanto il disturbatore tv sta aspettando le motivazioni della condanna per riuscire a fare ricorso in Cassazione, nel frattempo ha rilasciato qualche dichiarazione su Fanpage.
L’uomo ha dichiarato di essersi assunto le sue responsabilità, è consapevole di non meritare l’assoluzione, proprio per questo meritava una condanna.
Ma ribadisce che la sentenza è stata svolta in maniera politica e soprattutto omofoba, proprio perché l’uomo da sempre è stato un personaggio controverso, il quale è diventato un bersaglio al centro di una critica omofoba a tutti gli effetti.