Dovremo pazientare, secondo Franco Locatelli, almeno fino alla seconda metà di luglio prima di togliere la mascherina
Sulla possibilità di togliere la mascherina “credo potremo parlarne nella seconda metà di luglio eliminando l’obbligo solo all’aperto e anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a fragilità”: è quanto ha auspicato, nel corso del colloquio con il quotidiano “La Stampa”, Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità nonché coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico. Sui vaccini: “Condivido le considerazioni del generale Figliuolo: la corsa alla vaccinazione “indiscriminata” è inutile, va data priorità a chi rischia in caso di contagio”. Mentre sulla possibile introduzione dell’obbligo vaccinale “al momento non vedo gli estremi per discuterne“.
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“Auspico un’organizzazione della sanità che vada incontro alle esigenze dei cittadini anche in vacanza. Non si tratta di capricci ma di organizzare il sistema sanitario in direzione della centralità della persona, i cittadini devono andare in vacanza“. Così Francesco Vaia, Direttore sanitario dello “Spallanzani” di Roma, ospite a Rtl. “Facciamo un accordo tra le Regioni, ci scambiamo le anagrafe regionali, nulla è impossibile”, ha precisato. Vaia si è detto anche favorevole ai “concerti in sicurezza”, cioè con vaccinati con 2 dosi e persone con esito negativo del tampone.
Covid, Locatelli: “Mascherina almeno fino alla metà di luglio”. Vaccini Pfizer e AstraZeneca efficaci contro la variante indiana
Prosegue la flessione della curva epidemica in Italia: nelle ultime 24 ore 2.490 i nuovi positivi, contro i 3.995 del giorno precedente, su 107.481 test eseguiti, meno 70 mila rispetto alla precedente rilevazione, e 110 i decessi, in aumento quindi rispetto ai 72 del precedente monitoraggio, 125.335 dall’inizio dell’epidemia. Continua il calo dei ricoveri nei reparti ordinari, -211, e quelli nelle terapie intensive, -28, con 48 ingressi giornalieri.
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Intanto, secondo uno studio di “Publich Health England”, i vaccini Pfizer/BioNTech e AstraZeneca sono “molto efficaci”, dopo la somministrazione della seconda dose, contro la variante indiana del Covid che in India continua a mietere vittime: oltre 300 mila dall’esordio della relativa epidemia. La prima dose fornisce un livello di protezione pari al 33% ma con l’inoculazione della seconda il livello di protezione sale all’88% per Pfizer e al 60% per AstraZeneca. In ogni caso, l‘efficacia più alta viene riscontrata contro la variante inglese: 50% con la prima dose, 93% con la seconda dose Pfizer, 66% per quella AstraZeneca.