Don Giuseppe Diana, Domenica 23 Maggio andrà in onda alle ore 21.25 il film “Per amore del mio popolo”, su Rai1, un film di Antonio Frazzi con la collaborazione di Alessandro Preziosi.
Nel cast ci saranno anche Massimiliano Gallo, Adriano Pantaleo, Rosa Diletta Rossi, Elena Margaret Starace, Gianluca Di Gennaro, Michele De Virgilio, Yari Gugliucci e l’esordio di Vincenzo Pennarella.
Il sacerdote per tutti era una persona di buon cuore, praticava il suo esercizio a Casal di Principe, due famiglie di camorristi gli Esposito e i Capuano, si sono affronteranno per il controllo del territorio.
Proprio per non tradire il suo gruppo scout, i quali vedono in lui qualcosa di meglio e soprattutto nuovo rispetto alla camorra che li circonda, il sacerdote deciderà di rinunciare il trasferimento a Roma.
Oggi come in passato la parte che risulta essere più vulnerabile e soprattutto influenzabile sono proprio i giovani, i quali diventano parte integrante della camorra, svolgendo il ruolo di manovalanza per i clan mafiosi.
I sacerdoti come Beppe, diventano il centro per la promozione sociale mirata ai giovani e agli adulti. Infatti la chiesa da sempre ha preso in carico ragazzi che hanno commesso reati, oppure che desiderano fare del volontariato tramite il servizio civile.
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Il compito del sacerdote e il suo impegno hanno dato i suoi frutti anche dopo la sua morte, proprio perché i ragazzi non avevano più una speranza, ma tramite i progetti e la passione del sacerdote per i giovani i ragazzi erano capaci di maturare delle speranze.
Gli anziani tutt’oggi ricordano che prima, quando si uccideva per le strade, si poteva morire anche per un sì o un no detti in maniera sbagliata o nel momento meno adatto.
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In un certo senso la nuova generazione sembra essere il risultato della morte di sacerdoti come Beppe, proprio perché non hanno avuto una figura ferma che sapesse stimolarli in meglio.
Pur non essendoci da 27 anni, il sacerdote ha continuato ad insegnare e soprattutto a guidare tutti coloro che non hanno un punto di riferimento o non riescono a trovare la propria strada, il più delle volte scelgono la via più facile, ovvero la mafia camorrista.