Narcotizza, violenta e fotografa ragazza di 21 anni, arrestato Antonio Di Fazio, facoltoso imprenditore del settore farmaceutico.
E ‘il 25 marzo 2021 quando una ragazza di 21 anni, studentessa alla Bocconi, viene invitata a un incontro di lavoro tra imprenditori del settore farmaceutico con lo specifico intento di ottenere uno stage formativo in un’azienda amministrata da un uomo di 50 anni, Antonio Di Fazio, amministratore unico della Global Farma srl, conosciuto e, fino a ieri, stimato imprenditore del settore. L’incontro sarebbe dovuto avvenire il giorno dopo, il 26 marzo. Così avviene, però, con una sostanziale differenza rispetto agli accordi presi il giorno prima.
L’incontro infatti avviene a casa dell’imprenditore. Un cordiale invito a sedersi fatto alla giovane, a cui ha offerto un caffè e poi un succo d’arancia. Da quel momento in poi il buio. Da quel momento in poi inizia la drammatica serata della 21enne studentessa. La giovane si reca dai carabinieri il 28 marzo e racconta quanto accaduto. Il quadro che viene fuori è sconvolgente.
Narcotizza violenta e fotografa ragazza di 21 anni. Il terribile racconto della vittima
Preso atto del racconto della giovane, i carabinieri, diretti dal capitano Silvio Maria Ponzio, perquisiscono l’appartamento del 50enne, dove ritrovano due confezioni di “Bromazepam”, un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine. Tra gli effetti collaterali più comuni delle benzodiazepine quello che, se assunto con dosi elevate, induce una profonda sonnolenza e perdita di sensi.
Dalle analisi è risultato che la giovane vittima avesse nelle urine una quantità superiore ai 900 mg di benzodiazepine, segno di un’intossicazione con avvelenamento. Il limite giornaliero massimo sarebbe infatti di 200. Perché tutto questo? Lo scopo era “privarla della libertà personale, trattenendola presso la propria abitazione contro la sua volontà fino al mattino seguente, porla in uno stato di incapacità di volere e agire per abusarne e fotografarla”.
Le indagini approfondite sui tabulati telefonici e da quanto risulta dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, dai dati gps registrati dallo smartwatch della 21enne e gli ulteriori accertamenti su telefoni e computer utilizzati da Antonio Di Fazio, viene inequivocabile la conferma che il giorno 26 marzo, dopo aver invitato la giovane vittima a una presunta riunione di lavoro, l’imprenditore farmaceutico le avrebbe versato nel caffè e poi del succo d’arancia con elevate dosi di benzodiazepine, per narcotizzarla e abusare di lei. Dopodiché, evidentemente non ancora soddisfatto, avrebbe anche scattato alcune fotografie alla giovane.
Probabile che vi siano altre vittime dell’imprenditore
Da questa indagine è già nato un secondo filone che si concentra sulle altre presunte vittime. Giovani ragazze che, in passato, potrebbero aver subito abusi sessuali da parte dell’indagato sempre attratte da una promessa di lavoro o di stage nella sua azienda. Per tale motivo i carabinieri invitano tutte le donne che lo hanno incontrato e che, successivamente all’incontro, hanno accusato uno stato d’incoscienza, a denunciare al più presto.